Costruisce una supercar con i rottami presenti nella discarica: risultato da fantascienza

A volte fantasia e buona volontà sono capaci di superare ogni ostacolo. E’ quanto capitato ad un uomo che si è costruito un’auto da solo.

E’ davvero possibile svegliarsi una mattina e decidere di essere pronti a crearsi una macchina in solitario? Stando alla cronaca la risposta è affermativa. Perché un uomo, armato di attrezzi, tanta pazienza e una buona dose di pazzia lo ha fatto, dando vita ad un prodotto che seppur non rifinito e perfetto come dovrebbe essere una supercar normalmente sul mercato, fa comunque la sua bella figura.

Supercar fatta da una discarica
Supercar (AdobeStock) – Derapate.it

A rendere ancora più preziosa e degna di nota questa impresa è la provenienza di questo progettista sui generis. Si chiama Kelvin Odartei Cruickshank e il suo paese di origine è il Ghana. Amante delle vetture di lusso, non potendosene permettere una reale, il giovane ha deciso di sfruttare il proprio estro per fabbricarsene una ad hoc.

Come ha fatto vi chiederete, non disponendo di risorse finanziarie e strutture apposite. Ebbene, si è semplicemente recato alla più vicina discarica della città, e raccogliendo i pezzi che potevano tornargli utili, l’ha assemblata.

Un gioiello nato dagli scarti, l’impresa di un ragazzo africano

Ovviamente sarebbe azzardato pensare che possa essere identica ad un’auto vera e propria, tuttavia, come detto, il tentativo è degno di nota, anche perché il talentuoso ragazzo non ci ha buttato lì qualche ora o qualche giorno, bensì ben cinque lunghissimi anni, praticamente il tempo di un intero corso di studi all’università.

Il paragone non è fatto a caso per Kelvin è laureato in ingegneria, di conseguenza quando si è messo all’opera sapeva cosa stava facendo ed era in possesso di tutte le competenze utili ed indispensabile per concretizzare un desiderio “proibito” come quello.

Appassionato di quattro ruote sin dalla tenera età, già a dieci anni si dilettava a plasmare mezzi a motore. Nel garage di famiglia trascorreva il suo tempo libero, dando forma ad ogni cosa gli passasse per la testa. Dai robot, agli aerei giocatolo e per la gran felicità dei genitori pure un aspirapolvere.

Anche allora, come adesso, non disponendo di grosse quantità di denaro da investire in questo suo hobby, faceva affidamento sugli scarti, ad esempio girando per la città alla ricerca d pezzi di metallo.

Dopo aver conseguito il diploma e aver compreso che era quella la strada che sognava per sé, si è dato subito da fare per trovare il modo di realizzare qualcosa di più impegnativo ed ambizioso. Per portare a termine questo nuovo obiettivo, ha dunque cominciato a battere tutte le officine e le discariche nella speranza di trovare componenti necessarie per la progettazione di un’automobile.

Un motore però è difficile da reperire. Ecco dunque che per procurarsene uno si è messo a svolgere lavori part-time. Spinta da un propulsore da motocicletta, è costata meno di 3mila euro e vanta tutti i dispositivi essenziali ed optional. Quindi volante, cambio, specchietti retrovisori, radio, tachimetro, un indicatore dei giri motore e perfino le portiere ad ala di gabbiano di ispirazione Mercedes SLS.

Colorata di turchese, è stata dotata pure di luci a LED, di un vistoso alettone, e ovviamente di un nome, Kelsus P1. Il primo step verso un progetto ancora più contemporaneo, quello relativo alla realizzazione di mezzi rinnovabili.

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