Dacia lancia un nuovo Duster. Ecco il motivo per cui la versione moderna potrebbe fare il botto. C’entro anche dei discount.
A concepirlo era stato il reparto di Ricerca e Sviluppo della Renault, portandolo al debutto nel 2009. Da qui in avanti il brand della Losanga lo ha fatto uscire dai confini nazionali, ottenendo un buon risultato. Quella che vediamo oggi sulle strade d’Europa e non solo, è dunque la seconda generazione del Dacia Duster, uscito nell’estate del 2017. Giusto nel 2022, però, è stato effettuato un altro ritocco, per renderlo conforme alle esigenze dell’automotive contemporaneo, sempre a caccia di tecnologie avanzate e minori emissioni di CO2. 
Potreste dire, basta così, allora? E invece no perché un prodotto totalmente inedito sta per affacciarsi sul mercato e con il passare dei mesi si sta facendo sempre più intensa anche la campagna promozionale.
Dacia Duster 2023, perché è un vero affare
Acquistare questo veicolo, per chi è alla ricerca di un mezzo dalle dimensioni importanti, è sicuramente una buona mossa per due motivi: l’avanguardia e il costo. Non è un’invenzione. E’ tutto vero. Basta recarsi in Francia nei supermercati Aldi, per portarsi a casa la vettura ad un prezzo davvero stracciato. Stiamo parlando del 50% in meno rispetto al listino grazie all’iniziativa Dacialdi.
Gli allestimenti protagonisti dell’offerta sono la Essential ECO-G 100 4×2, per cui la cifra da mettere sul tavolo è 8995 euro anziché 15.800. E la Extreme Blue dCi 115 4×4, assicurabile a 12.900 anziché a 24.000 euro.
Il crossover dalle buone prestazioni anche off-road, si distingue per un ottimo rapporto qualità/prezzo. Presenta un design elegante con parafanghi bombati che esprimono robustezza. Ed è disponibile sia a trazione anteriore, sia 4×4 nella versione diesel. Il propulsore a gasolio 1.5 ha come punti di forza la reattività e i consumi contenuti. Per quanto concerne il benzina turbo, l’1.0 a tre cilindri a GPL e il 1.3, quattro cilindri con cambio automatico a doppia frizione EDC, spiccano per il livello di performance. Meno soddisfacenti sono invece sterzata e insonorizzazione. 
Le immagini spia cosa rivelano
Da quanto si può comprendere dalle foto rubate, i volumi saranno simili a quelli in uso finora, anche se la riprogettazione sarà in linea con la più massiccia concept car Bigster. Sarà rivisto totalmente il frontale, con fari orizzontali connessi ad una griglia stretta e ad un paraurti angolare. I passaruota verranno forniti di cuscinetti in plastica e con forma ottagonale.
Le maniglie saranno a presa naturale per quanto riguarda quelle anteriore. Mentre quelle le posteriori verranno integrate nei montanti delle portiere. I fari saranno a Y, sulla scia di quanto si vede sull’auto da cui ha preso spunto, mentre salirà un po’ di più il posizionamento della targa. Nuova anche la piattaforma di costruzione, denominata CMF-B, seppur già usata per la Logan e la Sandero. Tornando alle unità motrici le versioni a benzina toccheranno i 110 cv. Quella a GPL, invece non andrà oltre i 100 cv. Il diesel dovrebbe progressivamente sparire per lasciare il passo all’ibrido a partire dal 2024.
