Se fate questa cosa in autostrada rischiate 8mila euro di multa: si rischia il dramma

Ecco come un’azione scriteriata andrà a pesare sulle tasche di un automobilista che ha fatto inversione a U in autostrada.

L’eccesso di zelo di un avventato viaggiatore ha rischiato di provocare una tragedia. Anche per questo la polizia intervenuta immediatamente sul luogo ha usato il pugno di ferro. L’evento si  è verificato verso le ore 21 sull’Autostrada A33 Asti-Cuneo e ha avuto come protagonista un ragazzo. Alla guida della sua FIAT Punto procedeva in contromano all’altezza del casello di Govone. Fermato dalle autorità a seguito di numerose segnalazioni da parte degli altri utenti, il 21enne si è giustificato sostenendo di essere tornato indietro per pagare il Telepass, in quanto in occasione del primo passaggio non aveva funzionato in maniera corretta.

Multa, autostrada (AdobeStock)
Multa, autostrada (AdobeStock)

Ovviamente un gesto così anche per le migliori intenzioni, non poteva non essere sanzionato in maniera pesante. Le strade a scorrimento veloce sono di per sé pericolose, dunque percorrere anche solo qualche metro in direzione contraria può causare un bel patatrac.

Al giovane è stata inflitta una sanzione pecuniaria di diverse migliaia di euro, con aggiunta della revoca della patente e il fermo amministrativo del veicolo per la durata di tre mesi. Per togliersi ogni dubbio la polstrada del distaccamento di Saluzzo lo ha sottoposto ai test di alcol e droga, a cui però è risultato negativo. Fortunatamente nessuno è rimasto coinvolto in un incidente. Ma la paura per i presenti è stata tanta.

Inversione a U in autostrada, cosa si rischia

Non è certo la prima volta che si verifica un caso simile sulla rete italiana. Già lo scorso agosto l’autista di un camion era stato beccato ad effettuare la stessa manovra sulla A10 direzione Genova. In quel frangente, il mezzo pesante si trovava in galleria e l’inversione venne operata nei pressi dell’uscita, correndo un pericolo che vengono i brividi soltanto a pensarci. Anche allora al guidatore venne ritirata la licenza di guida, con fermo del veicolo per tre mesi e una multa di ottomila euro.

Cosa dice la normativa

Secondo quanto previsto dall’articolo 176  Codice della Strada, sulle carreggiate, le rampe e gli svincoli, comprese le aree accanto ai caselli, delle autostrade e delle strade extraurbane principali non è consentito: invertire il senso di marcia, attraversare lo spartitraffico e percorrere la carreggiata o parte di essa nel senso di marcia opposto a quello stabilito. E fare retromarcia, fatta eccezione che per le manovre necessarie in parcheggio o area di servizio.

Fare inversione a U è punito quindi con una sanzione che oscilla da 2046 a 8186 euro, più la decurtazione di 10 punti, la revoca della patente e, come abbiamo visto, il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi. Se si è recidivi arriva anche la confisca della vettura.

Per quanto riguarda la retromarcia, la somma da pagare è inferiore. Va infatti da 430 a 1731 euro, a cui va annotata ancora la perdita di 10 punti. In entrambi i casi se il fatto viene compiuto a partire dalle ore 22 e prima delle 7 del mattino, la cifra è incrementata di un terzo.

Se la multa ricevuta viene pagata entro cinque dalla notifica, l’importo scenderà del 30%. Attenzione! L’inversione ai varchi può essere registrata dalle telecamere presenti. Ciò significa che la famosa busta verde verrà recapitata a casa.

Chi può andare in senso opposto

Va detto che il Codice permette alcune eccezioni per quanto concerne l’inversione, o la retromarcia anche in prossimità dei varchi. Nello specifico, l’articolo 176 comma 12 stabilisce che i conducenti dei mezzi riservati ai servizi dell’autostrada, purché dotati della specifica autorizzazione dell’ente proprietario, sono esentati dal rispetto della regola se vi sono delle esigenze effettive.

Le manovre dovranno comunque essere compiute con particolare prudenza e sempre tenendo acceso il lampeggiante giallo. Nel comma 14, infine, il via libera viene dato pure ad autoveicoli e motoveicoli di polizia, vigili del fuoco e ambulanze. Sempre con dispositivo di segnalazione visiva operante.

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