Adrian Newey può arrivare in Ferrari? Ecco come stanno davvero le cose

Adrian Newey è il progettista più geniale della storia della F1, ma né la Ferrari né altri lo avranno mai in futuro. Ecco il motivo.

Nelle ultime settimane si era diffusa una voce piuttosto clamorosa all’interno del paddock della F1, che riguardava la figura di Adrian Newey. Secondo quanto riportato da vari emittenti, pareva che il geniale tecnico britannico, nativo di Stratford-upon-Avon, fosse in scadenza di contratto con la Red Bull, e con qualche dubbio su un eventuale rinnovo.

F1 Adrian Newey ed il futuro in Red Bull (LaPresse)
F1 Adrian Newey ed il futuro in Red Bull (LaPresse)

L’idea era che Newey, dopo oltre un decennio e mezzo di militanza al team di Milton Keynes, fosse, in qualche modo, deciso a cambiare aria ed accettare una nuova sfida. La cosa avrebbe decisamente aggiunto del pepe ad una F1 che ad oggi ha poco da raccontare, visto il dominio totale della Red Bull che si basa, principalmente, proprio sulla genialità di questa persona.

Il sogno degli altri team di strapparlo alla concorrenza è stato però stroncato in queste ultime ore, quando, proprio dalla squadra anglo-austriaca, sono arrivate secche smentite sulla sua partenza in futuro. Newey starà alla Red Bull probabilmente sino alla pensione, considerando ad essere l’incubo di tutti i rivali.

F1, Horner blinda Newey alla Red Bull

Le strade di Adrian Newey e della Red Bull non si separeranno, probabilmente né ora né mai, almeno sino a quando il tecnico non deciderà di ritirarsi dalla F1. La conferma è arrivata dal team principal Christian Horner, che è stato intervistato da “SKY Sports UK“, evitando di alimentare le speculazioni di queste settimane.

Ecco le sue parole: “Non voglio parlare dei contratti e di quanto essi dureranno in futuro, ma posso soltanto dire che Newey starà ancora con noi. E ci starà per tanti anni, è normale che nel paddock ci siano tante speculazioni, per quello che mi ricordo, è sempre stato così anche in passato, la F1 è fatta in questa maniera. Newey è molto famoso ed è uno dei personaggi più importanti della nostra squadra, per noi è fondamentale mantenerlo. Posso dire che resterà coinvolto nei progetti a lungo termine“.

Horner ha poi affrontato l’argomento relativo a Max Verstappen, di cui si parla sempre per via della sua volontà di ritirarsi ancora da giovane pilota nei prossimi anni: “Se Verstappen si ritirerà a breve? Lui ha delle opinioni molto forti ed obiettivi abbastanza chiari. A lui piace molto guidare, se non lo fa in pista si diverte con le gare GT virtuali sulle varie piattaforme che ci sono in giro, e credo che non si ritirerà così presto, anche se sono certo del fatto che non farà come Fernando Alonso, che continua a correre anche dopo i 40 anni“.

Un addio di Super Max è ancora prematuro, visto che al momento ha tutte le carte in regola per stravincere ancora per molto tempo. Tuttavia, la conferma di Newey in Red Bull è una brutta notizia per i rivali, che avevano coltivato il sogno di portarselo a casa, e che invece ora dovranno continuare a contrastarlo, con ogni probabilità con poco successo.

La Ferrari abbandona il sogno e pensa ad altri tecnici

L’approdo del miglior tecnico della storia della F1, ovvero Adrian Newey, in Ferrari, non si è mai concretizzato, ed ora anche l’ultima piccola speranza è sfumata. Alcuni avevano iniziato a sognare questa prospettiva, visto che negli ultimi giorni si era parlato di una campagna acquisti a Maranello e di un contratto con la Red Bull in scadenza per il geniale progettista britannico.

Tuttavia, non c’è solo Newey sulla piazza, e dopo l’accordo tra Benedetto Vigna e Frederic Vasseur sull’ingaggio di forze fresche, ora inizierà la caccia ai migliori ingegneri sulla piazza. La strada da seguire è quella dell’Aston Martin, che si è presa persone di valore come il nostro Luca Furbatto e Dan Fellows, o anche quella della stessa Ferrari dei tempi d’oro.

Ferrari F1 SF-23 (LaPresse)
Ferrari F1 SF-23 (LaPresse)

Jean Todt non avrebbe vinto nulla solo e soltanto con Michael Schumacher, visto che i motivi del successo furono anche e soprattutto tecnici di valore come Ross Brawn, Rory Byrne e tanti altri. La Ferrari deve riscoprirsi in tal senso, come un punto di arrivo di una carriera e non come trampolino di lancio.

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