Punti della patente, novità 2023: ora le cose si complicano

Con la riforma voluta dal Ministro Salvini è prevista una stretta che riguarda i punti della patente. Tutte le novità 2023.

Il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini ha intenzione di inasprire le regole che riguardano i punti della patente.

Patente di guida
Canva -Derapate

La riforma del Codice della Strada introdurrà una serie di regole nuove e inasprirà alcune sanzioni. Come era prevedibile il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha intenzione di riformare uno strumento che è stato introdotto circa vent’anni fa: il sistema dei punti della patente.

In ogni caso, il ministro Matteo Salvini vuole introdurre regole che disciplinino la circolazione di monopattini e e-bike in città. A tale proposito, l’intenzione del ministro è quello di introdurre l’obbligo di casco e targa. Dopotutto, questa decisione non stupisce, se si considera che la maggior parte degli incidenti verificatisi in città negli ultimi due anni sono proprio causati da questi nuovi mezzi di locomozione.

Ad ogni modo, oggi ci concentreremo sulle novità 2023 che riguardano il sistema dei punti della patente.

Punti della patente: come funziona il sistema

A proposito del sistema della patente a punti ricordiamo che ogni automobilista ha in dotazione 20 punti. Questi vengono sottratti quando l’automobilista commette gravi infrazioni al Codice della strada.

In base al tipo di infrazione commesso è prevista la decurtazione di un certo numero di punti. All’esaurimento definitivo dei punti, l’automobilista dovrà rifare gli esami per il conseguimento della patente.

Coloro che commettono in frazioni con il decurtamento di punti della patente, se nei due anni successivi non commettono altri comportamenti irregolari ricevono il reintegro completo dei 20 punti.

Mentre coloro che non commettono mai in frazioni, ad ogni biennio, avranno 2 punti extra, fino ad un massimo di 30 punti complessivi.

Coloro che invece commettono più di un’infrazione in un’unica volta hanno la possibilità di perdere fino ad un massimo di 15 punti. Tuttavia, per alcune infrazioni è prevista anche la sospensione o la revoca della patente.

Il reintegro dei punti può avvenire anche frequentando corsi di recupero. In tal caso, l’automobilista avrà il reintegro dalla data di rilascio dell’attestato di frequenza del corso.

Quali sono le novità 2023

In merito al sistema dei punti della patente, l’intenzione del Governo è quello di trovare un accordo con le autoscuole Confarca.

Così come sottolineato dal Presidente Paolo Colangelo: “Oggi paradossalmente se un automobilista perde 19 punti e per due anni non commette infrazioni recupera in blocco il punteggio di partenza di 20 punti. Si vuole invece tornare a come era all’inizio, il bonus deve essere graduale: due punti ogni due anni. Questo ci trova molto d’accordo perché ci va di mezzo la sicurezza stradale. Chiaramente non basta, servono anche più controlli. Ma devo dire che ho trovato una piacevole inversione di tendenza. Mi sembra che stiano tornando le pattuglie”.

Sarà poi previsto un inasprimento delle sanzioni per coloro che vengono fermati alla guida sprovvisti di patente.

Così come sottolineato dal comandante della polizia di Verona Luigi Altamura, le regole attuali prevedono una sanzione di 5.116 euro, alla prima violazione. Tuttavia, non è prevista alcuna sanzione penale.

Appare evidente che questa sanzione debba essere inasprita perché “le persone che guidano senza patente vanno fermate e arrestate”.

La richiesta delle autoscuole

Vi è poi un altro importante capitolo che riguarda quello della formazione che avviene nelle autoscuole. Le associazioni di categoria ritengono che sia necessario puntare sulla consapevolezza dei rischi alla guida. Per questo motivo, la proposta avanzata prevede un costo di formazione che abbia come finalità la sensibilizzazione ai pericoli legati alla guida di un veicolo.

Dopotutto, non è sufficiente conoscere a memoria il Codice della strada e superare un esame teorico per prevenire gli incidenti. Per questo motivo, la proposta avanzata prevede una maggiore formazione sull’argomento sicurezza stradale.

A testimoniare l’esigenza di una formazione in tal senso, ci pensano i tristi i numeri che segnalano come, da inizio anno a fine marzo, siano state registrate più di 150 morti di età inferiore a 35 anni.

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