Marquez è come Verstappen? Il paragone che ora spiazza tutti

Marc Marquez ha combinato un disastro in Portogallo, ed un esperto di corse lo ha paragonato a Max Verstappen. Ecco la somiglianza.

La carriera di Marc Marquez non sta affrontando una fase positiva, visto ciò che gli è accaduto in quel di Portimao. La tamponata a Miguel Oliveira, che costringerà entrambi a saltare il week-end dell’Argentina per infortunio, ha fatto piovere su di lui delle critiche pesantissime, tornando a qualcosa di già visto in passato.

Marc Marquez e Max Verstappen (LaPresse ANSA)
Marc Marquez e Max Verstappen messi a confronto (LaPresse ANSA)

Un esperto di due e quattro ruote ha dato un parere molto interessante su ciò che sta affrontando Marquez, sottolineando che è molto simile, per certi aspetti, a Max Verstappen. Questi sono due robot progettati per vincere, che non accettano di dover inseguire gli altri.

Marquez, ecco perché ricorda tanto Verstappen

Marc Marquez e Max Verstappen sono rispettivamente il miglior pilota della MotoGP ed il migliore della F1, ma al momento stanno affrontando un momento ben diverso. Lo spagnolo rischia di annegare nella crisi della Honda, alla quale si aggiungono i suoi errori ed un passato più recente pieno di infortuni.

L’olandese è invece entrato in un momento di dominio, viene da due campionati del mondo vinti ed ha in mano una Red Bull che pare potergli consentire anche di trionfare per il terzo anno consecutivo. Tra i due c’è un punto in comune, che è stato identificato da Riccardo Ceccarelli, responsabile di Formula Medicine, che ne ha parlato in un’intervista concessa a “Motorsport.com“.

Ecco le sue parole: “Marc Marquez è il pilota che più di tutti mi ricorda Max Verstappen in F1. Li definirei gemelli separati alla nascita, sono il prototipo del pilota iper-talentuoso, nato per fare quello, programmato per arrivare davanti a tutti. Loro hanno in mente solo la vittoria. Verstappen veniva criticato molto all’inizio per i suoi errori, ma quando un pilota di quel tipo ha un mezzo inferiore a quello vincente viene spinto a dare il 110%“.

A quel punto, ti esponi a fare tanti errori, ma ora che ha una macchina competitiva non ne fa più. Anche Marc prima ne faceva meno con la moto che aveva, poteva gestire maggiormente la situazione. Anche Bagnaia oggi non ha bisogno di rischiare troppo, perché è campione del mondo, quindi è più tranquillo di prima, ed ha anche tra le mani la moto migliore. Marc e Max hanno nella continua fame di vittorie l’unico punto debole che può portarli a sbagliare“.

Errori simili in fasi di carriera opposte

Marc Marquez e Max Verstappen sono molto simili anche per via del loro stile di guida aggressivo, che spesso li ha posti sotto la lente d’ingrandimento, esponendoli anche a feroci critiche da parte della stampa e degli stessi colleghi, oltre che degli appassionati. Tra i due, tuttavia, può essere tracciata una netta linea di demarcazione, che sta negli errori commessi in fasi molto diverse delle rispettive carriere.

Lo spagnolo ha sempre guidato al limite causando incidenti, ma in passato vinceva comunque, visto che la Honda era al top e che lui riusciva a guidarla come voleva. Verstappen, dal canto suo, sbagliava quando era ancora alle prime armi in F1, da poco più che maggiorenne, e quando la Red Bull era lontana anni luce dalla Mercedes che dominava la scena.

Si può concludere che entrambi sbagliano molto di più quando il mezzo non è all’altezza del loro talento e non gli consente di lottare, ma lo stanno facendo in fasi di carriera distinte. Super Max era pericoloso e forzava troppo da giovanissimo, ma con l’esperienza ha imparato a gestire tutte le situazioni, anche quando il mezzo tecnico non è troppo superiore agli altri.

Marc Marquez Honda (Ansa Foto)
Marc Marquez Honda (Ansa Foto)

L’alfiere della Honda è ormai un trentenne che ha alle spalle una carriera lunghissima, e che in Portogallo ha commesso una leggerezza degna di un esordiente. L’olandese, invece, sta vivendo il momento perfetto, quello che sognava sin da quando era bambino, e vista la superiorità della Red Bull il terzo titolo appare quasi certo.

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