MotoGP, problema enorme per la Yamaha: la M1 deve cambiare

La Yamaha non è più da tanto tempo il punto di riferimento per la MotoGP. Ora c’è anche un guaio non da poco su una nuova parte.

In casa Yamaha il tempo per pensare di recuperare sulla Ducati è finito, visto che la Rossa è ancora troppo lontana. Il passo in avanti che auspicava Fabio Quartararo per riprendersi il titolo di campione del mondo della MotoGP non c’è stato, ed ora sarà difficile pensare di chiudere il gap.

MotoGP Yamaha (ANSA)
MotoGP Yamaha con Quartararo a Portimao (ANSA)

Anche i test di Portiamo, che preparano le squadre di MotoGP all’assalto alla prima gara stagionale, hanno presentato dei valori in campo molto chiari. La Ducati è in fuga e soltanto l’Aprilia può pensare di dar battaglia, mentre in casa Yamaha è ora spuntato un altro grave guaio.

MotoGP, la carena della Yamaha non è legale

La Yamaha aveva stregato il paddock della MotoGP all’inizio dei test di Portimao per una soluzione estrema sulla carena, derivata anche dalla F1. Tuttavia, nelle ultime ore, secondo quanto riportato da “Motorsport.com“, è sorto un problema importante, legato alle dimensioni della carena stessa.

Il team diretto da Lin Jarvis ha richiesto ai responsabili della FIM lo strumento necessario a misurare le dimensioni massime della carena. Pare, infatti, che il nuovo pezzo non sia conforme alle misure del regolamento MotoGP, e questo la renderebbe illegale e non utilizzabile per i week-end di gara.

I tempi stringono dal momento che le regole parlano chiaro, ed occorrerà omologare la carena prima delle prove libere della prima gara stagionale, per cui, ci sono ormai meno di due settimane di tempo. A parlare di quanto sta accadendo è stato il direttore sportivo della casa di Iwata, ovvero Massimo Meregalli.

Ecco le sue parole: “Allo stato attuale delle cose, ci sono due cose che ci preoccupano, e sono il tempo sul giro secco da trovare in qualifica ed anche la carena che dovremo scegliere per andare poi in gara. Ci sono due carene tra cui scegliere la soluzione migliore, ma è chiaro che dovremo prendere una decisione in fretta“.

Questo tabù potrebbe essere sfatato proprio per via dei regolamenti, che stabiliscono una dimensione minima per la carena. Si tratta di un segnale di evidente difficoltà da parte della Yamaha, visto che, se la dimensione dovesse confermarsi non dentro ai regolamenti, staremmo parlando di un grande errore progettuale.

La Yamaha ha tanti problemi da risolvere in poco tempo

Fabio Quartararo, campione del mondo nella MotoGP due anni fa, non sembra avere le carte in regola per riprendersi il mondiale. Il francese ha affermato, dopo la prima giornata di test in quel di Portimao, che la Yamaha paga circa mezzo secondo al giro dalle Ducati, un gap che pare essersi aperto ancor di più rispetto al passato.

La sensazione è che la moto giapponese sia progredita in termini di velocità di punta, ma che abbia perso in percorrenza ed in accelerazione, praticamente ciò che è accaduto alla Ferrari in F1. Infatti, soprattutto sulle due ruote, un motore più potente non assicura prestazioni migliori su tutti i fronti, e ci vorrà del tempo per mettere a punto tutti i dettagli. Il problema è che anche nel Motomondiale i test sono molto limitati e non c’è troppo tempo per sistemare le cose, ed è probabile che le prime gare saranno sfruttate come prove.

Quartararo e Franco Morbidelli, con le uniche Yamaha al via, dovranno fare i salti mortali per reggere il passo dei primi, e non è neanche scontato che con le loro qualità ci riescano. “El Diablo” ha qui vinto sia nel 2021 che nel 2022, ma nonostante questo, le performance sembrano essere ben lontane dal passato.

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