Chi ha inventato la FIAT? Fondatori e nascita di un mito a 4 ruote

La FIAT è uno dei grandi marchi dell’industria italiana, per questo motivo sono solo da ringraziare i pionieri che hanno dato vita al mito.

La gloriosa della storia della FIAT inizia davvero tantissimi anni fa in quel di Torino, una città con la quale ha saputo creare un legame straordinario e indissolubile, ma non tutti sanno di preciso l’anno e chi sono stati i fondatori di questo storico marchio.

FIAT logo (Adobe)
FIAT logo (Adobe)

Verso la fine del 1800 vi era una grande volontà in Italia di poter produrre una nuova grande azienda che potesse far sì che anche nel Belpaese si producessero delle vetture di prestigio e soprattutto apprezzate in tutto il mondo.

I primi ad avere questa idea furono Emanuele Cacherano di Bricherasio e Cesaria Goria Gatti, imprenditori che si erano già messi in mostra nel XIX secolo per essere stati i fondati dell’Automobile Club d’Italia.

Inizialmente il primo progetto di dare vita a un’azienda legata al mondo dei motori aveva portato alla nascita della “Accomandita Ceirano & C.”, con quest’ultima che dava vita così alle auto Welleyes, ma non era abbastanza.

Fu così che tutta la nobiltà e l’aristocrazia piemontese decise di radunarsi per poter fare in modo che nascesse un nuovo marchio che potesse unire tutta Torino e al quale dovevano partecipare tutte le più importanti figure del capoluogo piemontese.

Il giorno che si ebbe modo di poter dare vita per la prima volta al progetto FIAT fu l’1 luglio del 1899, con il giornale “L’Automobile” che attraverso le sue pagine ha spiegato come tra i più noti automobilisti della zona stavano per dare vita a una nuova società.

Il punto di ritrovo dei loro incontri, non tanto segreti, era il caffè Madame Burello e con i vari imprenditori che avevano avuto, dopo alcune riunioni, l’appoggio finanziario da parte del Banco di Sconto e Sete di Torino.

La FIAT nasce a Palazzo Bricherasio: 11 luglio un giorno storico

Il giorno ufficiale nel quale venne stipulato il definitivo accordo che permetteva così alla FIAT di diventare a tutti gli effetti una società legalmente riconosciuta dallo Stato italiano fu l’11 luglio 1899, una data che nel corso della storia ha saputo regalare anche un Mondiale di calcio nel 1982 e un Europeo nel 2021.

Coloro che presero parte fin da subito al progetto iniziale furono il Conte Roberto Biscaretti di Ruffia, l’industriale Michele Lanza, l’avvocato Carlo Racca, l’agente Luigi Damevin, il possidente Lodovico Scarfiotti, il banchiere e uomo d’affari Michele Ceriana Mayneri e il marchese Alfonso Ferrero de Gubernatis Ventimiglia.

Inizialmente la famiglia Agnelli non era entrata nel progetto, ma Giovanni si fece convincere a entrarvi dentro per mano di Michele Lanza e alla fine nessuno avrebbe mai potuto immaginare che il nome dell’imprenditore si sarebbe legato così tanto al nome della FIAT.

Per poter dare vita al sodalizio, le famiglie torinesi versarono un totale di 800.000 lire per la creazione di un totale di 4000 azioni e il primo Presidente storico fu Lodovico Scarfiotti e da lì in poi è nato in mito che ha aperto sedi in tutto il mondo.

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