Mercedes, come cambia la F1 W14? Evoluzione molto spinta

La Mercedes ha svelato la F1 W14, ricca di novità che sviluppano i concetti del 2022. Ecco i primi segreti della nuova freccia nera.

I veli si sono alzati sulla nuova Mercedes F1 W14, la monoposto chiamata a riportare al top il team di Brackley dopo un 2022 da mani nei capelli. Lewis Hamilton e George Russell si sono dimostrati molto soddisfatti del lavoro svolto, così come il team principal Toto Wolff ed il nuovo pilota di riserva, vale a dire Mick Schumacher.

Mercedes F1 W14 (Mercedes)
Mercedes F1 W14 e tutte le novità (Mercedes)

Il giovane figlio d’arte inizia la sua nuova avventura con tanto lavoro da svolgere, visto che è stato molto impegnato al simulatore nelle ultime settimane per cercare di raccogliere quanti più dati possibili sulla nuova freccia nera. Il lavoro è stato molto duro sotto la direzione del responsabile Mike Elliott, e c’è da dire che l’impegno profuso si vede in ogni singolo dettaglio della monoposto.

Sir Lewis sa perfettamente di essere forse all’ultima occasione per cercare di vincere il suo ottavo titolo mondiale, quello che coronerebbe una carriera da fenomeno assoluto, superando anche sua maestà Michael Schumacher. La prospettiva di rivedere un duello all’arma bianca con Max Verstappen e la sua Red Bull affascina e non poco, ma è chiaro che il sogno di tutti è quello di vedere una sfida a tre con la Ferrari.

Al momento, manca solamente la RB19, che ancora non ha mostrato le sue vere forme, nella consapevolezza che potrebbe essere la più estrema di tutte. Come accadde lo scorso anno, Adrian Newey vuole tenere segreta la sua nuova creatura sino all’ultimo, mentre Mercedes e Ferrari hanno seguito un’altra strada. Ora scopriremo nel dettaglio tutti i cambiamenti che ci saranno sulla freccia nera.

Mercedes, ecco come è cambiata la freccia nera

La nuova Mercedes ha colpito, prima di tutto, per il ritorno al colore nero, e nelle forme ricorda molto la monoposto disastrosa dello scorso anno. In molti penseranno che la F1 W14 sia un grande rischio, visto che si è deciso di insistere sul concetto no sidepod che nel 2022 non ha dato risultati di rilievo, ma lo staff tecnico diretto da Mike Elliott e dove ha lavorato duramente anche James Elliott ha una sua convinzione.

Evidentemente, il team di Brackley è convinto che, sistemando tutti i guai relativi al porpoising, questa monoposto possa essere funzionale. Tra le principali novità che possiamo intravedere dalle foto diffuse dalla squadra anglo-tedesca, possiamo notare innanzitutto un muso anteriore molto ridotto nella sezione frontale.

L’obiettivo di questo intervento è quello di ridurre il drag al massimo sin dalla zona anteriore della monoposto, per cercare un aumento delle velocità di punta. Il telaio è stato del tutto rinnovato, puntando alla riduzione dei pesi anche grazie al tanto carbonio che è stato proposto sulla carrozzeria.

Resta il cono anti-intrusione che fa da supporto allo specchietto laterale, soluzione che la Mercedes portò lo scorso anno ai test del Bahrain e che fece subito molto discutere, venendo comunque giudicato regolare. Le pance, come detto, hanno lo stesso schema dello scorso anno, ma il loro profilo è più regolare e si spinge verso la parte posteriore in maniera più marcata.

Al momento, c’è il mono-pilone sull’alettone posteriore, mentre la zona dell’abitacolo è stata leggermente arretrata rispetto allo scorso anno, ma pare ancora più avanzata rispetto agli avversari. La F1 W14 punta molto su un maggior utilizzo del carico aerodinamico e su un miglior posizionamento dei radiatori, il tutto per cercare, ancora una volta, di ridurre quel drag che lo scorso anno aveva fatto tanto male.

Per il momento, poco si può dire della parte del fondo, visto che nelle presentazioni è difficile che venga mostrato quello definitivo, come ci ha fatto ben vedere anche l’Alfa Romeo Racing nelle ultime settimane. Ora non ci resta che attendere di vedere le sue prime immagini in pista, nella consapevolezza che la freccia nera potrà tornare ad altissimi livelli in questa stagione.

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