Dramma per i fan Lamborghini: presa una scelta scioccante

La Lamborghini è un marchio leggendario, soprattutto grazie ai suoi motori. La casa di Sant’Agata Bolognese cambierà e non senza sofferenze.

Chi ha avuto il piacere di toccare con mano una Lamborghini e ha sentito il suo inconfondibile sound, non potrà rimanere indifferente alla notizia emersa negli ultimi giorni. La casa del Toro è stata, sin dalla sua fondazione, un prima donna nell’universo delle top supercar al mondo. Tutto nacque da un confronto dialettico tra Enzo Ferrari e Ferruccio Lamborghini, con i rimbrotti di quest’ultimo sui problemi tecnici della Rossa.

Lamborghini Logo (Adobe Stock)
Lamborghini Logo (Adobe Stock)

Il Drake non avrebbe mai accettato i consigli di un produttore di trattori e, senza mezzi termini, lo liquidò in malo modo. Da un contrasto nacque una rivalità spettacolare che, a distanza di 60 anni, continua ad infiammare la Motor Valley nostrana. La casa di Sant’Agata Bolognese, nel corso della sua storia, ha vissuto numerosi alti e bassi, partorendo delle vere e proprie icone sportive, pur attraversando dei periodi di crisi pesanti.

Ferruccio, sin da subito, si è circondato da menti illuminate come Giotto Bizzarrini che progettò il motore della prima vettura del Toro, oltre a Gian Paolo Dallara e di Paolo Stanzani che progettarono il telaio. Franco Scaglione disegnò la linea della 350 GTV. Una Gran Turismo Veloce, da 3,5 L di cilindrata, che nel 1963 al Salone dell’automobile di Torino fece la sua apparizione. Negli anni successivi arrivò il successo vero con la mitica Miura e altri modelli iconici. La Miura inaugurò anche il lungo sodalizio con Bertone e il suo designer, Marcello Gandini.

Nel 1974 fu il turno della Countach LP400 che segnò un vero cambio epocale nello stile rispetto ad altri modelli. Nella lunga storia del toro, tra fallimenti e passaggi di mano, il trend stilistico delle linee taglienti e aggressive è stato inavvicinabile dai competitor. La Diablo, la Murcielago, arrivando sino alla potentissima Aventador hanno innalzato l’asticella delle supercar, sino a segnare i fatturati record attuali. Vista la Ferrari 365GTC/4: è un bolide unico nel suo genere. Date una occhiata anche ad un modello unico del Cavallino finito all’asta: cifre da capogiro.

La scelta della Lamborghini

I motori V12 della casa emiliana hanno rappresentato un marchio di fabbrica di tutte le vetture iconiche del toro. La factory di Sant’Agata Bolognese, dove lavorano oltre 1.400 dipendenti sforna da 60 anni sensazionali motori termici. L’azienda, a partire dal 1998, è interamente posseduta dal brand Audi, facente parte del Gruppo Volkswagen. Ora, a causa di politiche opinabili, sarà costretta a dover rinunciare ad uno dei pilastri della sua storia di successo. Ad ammetterlo è stato lo stesso CEO del brand, Stephan Winkelmann.

Tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine direbbe qualcuno, ma l’ibridazione dei motori della Lamborghini rappresenta un duro colpo da digerire per gli appassionati. La Ferrari si è già adeguata, sfruttando il know-how acquisito in Formula 1. La Lamborghini ha atteso finché ha potuto, ma ora è costretta a montare una batteria nelle nuove supercar. Il canto del cigno del suo mitico V12 è un colpo al cuore, ma la casa italiana ha voluto celebrarlo con due fantastiche one-off, la Invincible e la Authentic.

I nomi già dicono tutto. Le supercar sono equipaggiate dall’iconico V12 da 6,5 ​​litri montato in posizione centrale posteriore, che regala 780 CV e 720 Nm. Numeri che potranno anche crescere con le nuove motorizzazioni ibride, ma non avranno il medesimo sapore. Il cambio ISR a sette marce, la trazione integrale e il telaio monoscocca delle one-off sono un elogio alla bellezza autentica, come il nome di una delle due supercar.

Secondo Mitja Borkett, responsabile del design di Automobili Lamborghini, “abbiamo creato due auto uniche con il loro carattere, ispirate ai giorni in pista e all’atmosfera frenetica dei circuiti”. Le vetture non fanno altro che creare ulteriore rimpianti. Ormai tutte le case costruttrici sono costrette a sposare la linea green. I motori ibridi potrebbero anche avere vita breve, data la minacciosa dead line del 2035.

In Europa, infatti, verranno vietate le vetture termiche ed ibride. Una scelta che rischia di mandare in crisi case costruttrici che fanno della sportività estrema il loro marchio di fabbrica. In un futuro non troppo lontano avremo anche la prima Ferrari full electric e, di conseguenza anche la prima Lamborghini alla spina. Una eresia per i puristi, ma una triste realtà che prende sempre più forma.

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