Targhe auto, conosci le lettere vietate? Così rischiate una multa

Le targhe delle auto sono fondamentali per poterle riconoscere, ma non tutti sanno che ci sono delle vetture che non possono essere usate.

Quando si acquista una macchina l’ultimo pensiero è legato alla targa, con quest’ultima che viene solamente vista come una serie di lettere e numeri che daranno l’opportunità di far riconoscere il proprio mezzo alle Forze dell’Ordine e alle varie amministrazioni ma ci sono alcuni dettagli che forse non conoscete.

Targa auto
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Indubbiamente lo scopo di una targa è prevalentemente di natura identificativa, infatti non ci possono essere delle automobili con la stessa sequenza, con le targhe civili che verranno registrate tramite il nome di chi ha acquistato il veicolo.

Le targhe inoltre devono essere a tutti gli effetti regolamentate, infatti non possono in alcun modo essere per esempio utilizzati dei pezzi di carta o di plastica qualunque, tanto è vero che ci ha pensato la stessa Unione Europea a regolamentare il tutto.

La legge infatti si rifà al novembre 1998, con il suo numero che è la 2411/98 e dice che la targa per poter essere valida dovrà essere realizzata con un unico pezzo in metallo bianco che debba riflettere le lettere e i numeri che dovranno essere di colore nero.

Anche le dimensioni non potranno essere assolutamente casuali, infatti lettere e numeri dovranno essere con una dimensione di 360 x 110 mm per per la versione anteriore, mentre per quella posteriore e dimensioni passeranno a 520 x 110 mm.

Ovviamente ogni Stato dell’Unione Europea dovrà essere evidenziato nella parte sinistra della targa, in modo tale da non creare nessun tipo di problema.

Questo comporta tutta una serie di problematiche per realizzare la targa migliore possibile anche perché dovrà essere realizzata scalando nel corso del tempo e partendo dalla base, ovvero “AA999AA”.

Come scalano nel tempo le targhe delle auto? Incredibile

Dal momento in cui sono iniziate le varie targhe, queste hanno dovuto scalare sempre di più nel corso del tempo, ma la priorità a chi viene data?

Prima di tutto scopriamo come la prima cosa che venga modificata è legata ai due numeri finali, con la decrescita che dunque inizialmente porterebbe la targa fino a “AA999ZZ” e una volta arrivati a quel punto a modificarsi i numeri e sono in fondo le prime due lettere.

Infatti quello che notiamo per poter capire quanti ha una macchina è derivato proprio da queste prime due lettere e in questo momento siamo arrivati alla lettera “G” iniziale che è una costante dal 2020.

Con tutta probabilità avrà una durata all’incirca di 5 anni complessivi, infatti attualmente siamo più o meno a metà dell’alfabeto con le targhe che iniziano con “GM”.

Per poter realizzare le targhe però non basta semplicemente avere a che fare con qualsiasi ferramenta, comunque figure che potrebbe dare vita a una targa senza grossi problemi, ma per potergli dare validità devono essere stampate dall’Istituto Poligrafico e dalla Zecca di Stato.

Di recente si è però deciso di togliere definitivamente tutte quelle lettere che potrebbero creare in qualche modo della confusione e la decisione è derivate dalla I, confondibile con l’1, con la U, la O e la Q.

La decisione è comunque avvenuta non molti anni fa, dunque non sorprendetevi se doveste imbattervi in qualche automobile, magari proprio la vostra, che ha ancora queste lettere, ma di sicuro in futuro non ci sarà più questa possibilità.

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