Il nuovo amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, vuole rialzare la china con una nuova gamma di modelli con una acuta gestione dei brand.
Stellantis è piombata in una crisi profondissima già nel corso del 2024. Sono arrivate puntuali le dimissioni di Carlos Tavares, ex amministratore delegato, prima che la nave affondasse. Con una buona uscita il portoghese se ne è tornato nel suo Paese con una montagna di milioni, lasciando in difficoltà i vertici del Gruppo italo-francese e soprattutto i lavoratori.
Dopo mesi di impasse è stato nominato Antonio Filosa, manager di origini campane che ha costruito la sua fama in Sud America. La situazione finanziaria di diversi marchi del Gruppo Stellantis non è semplice. Maserati non vende più, giusto per portare un esempio nostrano. Uno dei primi interventi del nuovo amministratore delegato ha riguardato il modo di gestire la crisi tecnica.
Stellantis ha adottato un approccio più trasparente rispetto al passato. E’ stata lanciata una piattaforma online per facilitare gli indennizzi ai clienti colpiti da difetti di fabbrica. Il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA è stato investito da uno scandalo in merito ai problemi tecnici dei motori PureTech. Chi ha subito un danno potrà beneficiare di una garanzia estesa fino a 10 anni o 175.000 km, mentre per i diesel BlueHDi addirittura a 240.000 km. Un segnale per tutti quei clienti che si erano lamentati per le avarie subite. Le politiche di Tavares non hanno funzionato, anche perché l’Europa, in particolar modo l’Italia, non sembra pronta a sposare l’elettrico. Sono state lanciate troppe proposte elettrificate che si sono rivelate un enorme flop.
Si investe su 10 nuovi modelli
Il Gruppo proporrà a breve 10 vetture per rimpolpare le gamme, tra cui la nuova Jeep Compass, la Citroën C5 Aircross e la futura DS N°8 che già sono state presentate. Filosa vuole evitare sovrapposizioni interne, per rendere l’offerta più chiara e coerente per i clienti dei vari brand di cui Stellantis è proprietaria.
(Ansa) – Derapate.it
Stellantis ha scelto di abbandonare lo sviluppo delle auto a idrogeno, ritenute poco competitive nel medio termine, concentrandosi invece sull’elettrico, ormai un settore consolidato. Torneranno i motori termici, tra cui il V8, tanto apprezzato negli Stati Uniti. E’ previsto il rilancio dei brand americani Dodge e Ram. Dopo pochi mesi già si vede un po’ di luce sotto al tunnel.