Ducati, la filosofia di Dall’Igna sorprende i fan: arrivano parole clamorose sul dualismo tra Bagnaia e Marquez

Il testa a testa tra Marc Marquez e Pecco Bagnaia ha portato il direttore tecnico della Ducati, Luigi Dall’Igna, ad accettare un augurio improbabile.

Luigi Dall’Igna, di comune accordo con i vertici della Ducati, ha deciso di inserire un altro gallo nel pollaio. Una scelta dettata dal fatto che Pecco si fosse lasciato sfuggire il titolo nel 2024. Già da inizio della scorsa annata Jorge Martin, alfiere del team satellite Pramac Ducati, aveva dimostrato di avere più tenacia del torinese. Dopo aver sfiorato il riconoscimento iridato nel 2024, il madrileno si è issato sul tetto del mondo. Nonostante il numero 1 sul cupolino, Dall’Igna gli ha preferito Marc Marquez.

Ducati: l'augurio di Dall'Igna
La confessione di Dall’Igna (Ansa) Allaguida.it

Una scelta che, a giudicare i risultati attuali, non può essere messa in discussione. Il numero 93 sta facendo al differenza rispetto ai colleghi di marca, imponendo un ritmo insostenibile. Ha vinto tutte le SR, tranne una lasciata al fratello minore, diventando il primo pilota della storia della Casa di Borgo Panigale a inanellare 5 successi di fila nei GP. Il vantaggio in classifica è abissale. Con il successo a Brno Marc Marquez è salito a quota 381 punti, 120 in più rispetto ad Alex e 168 su Pecco Bagnaia. Il primo pilota non ducatista si trova a 156 punti ed è l’italiano Marco Bezzecchi su Aprilia. Il teammate Martin invece, si è infortunato e non ha potuto battagliare in questa annata.

La confessione di Dall’Igna

Il Deus ex Machina della Desmosedici, nel corso di una intervista riportata su Motosan.es, ha ammesso: “I nostri due piloti non si stanno dimostrando particolarmente difficili da gestire. Marc e Pecco sono intelligenti, sanno fin dove spingersi e quando fermarsi. Un mondiale quest’anno per Marquez e il prossimo per Pecco? Lo accetterei subito, indipendentemente dall’ordine“.

Lo stipendio di Dall'Igna
Luigi Dall’Igna: guadagni (Ansa) Derapate.it

Dall’Igna ha anche affrontato la questione del supporto tra compagni di squadra, spiegando che c’è una naturale competizione. “Non è un caso che non si aiutino a vicenda, è normale – ha spiegato il direttore tecnico della Ducati – è difficile aspettarsi un supporto reciproco“. Ha concluso l’intervista con una dichiarazione che riassume la sua filosofia: non è in Ducati per rendere le cose facili, ma per aiutare il marchio a vincere il campionato. Missione riuscita, dato che la Rossa ha il pieno controllo della MotoGP da svariate stagioni. La Desmosedici sarà la moto da battere anche nella prossima stagione.

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