Pecco Bagnaia deve molto a Valentino Rossi ed alla sua Academy, che gli hanno permesso di sviluppare rapidamente le proprie qualità. Papà Pietro riconosce l’importanza dell’incontro con il pilota di Tavullia.
Il 2025 è l’anno più difficile per Pecco Bagnaia, costretto a scontrarsi con una realtà più grande di lui. Marc Marquez è arrivato in Ducati come un rullo compressore, e lo ha distanziato di ben 168 punti nella prima parte di stagione. Chi pensava che tra i due potesse esserci una sfida si è dovuto ricredere, perché non c’è mai stata neanche una parvenza di battaglia, vista la differenza in termini di performance tra i due rider.
Bagnaia, l’erede di Valentino Rossi, non ha mai tenuto il passo dell’acerrimo nemico del “Dottore”, che una volta salito sulla Ducati del team ufficiale ha iniziato a fare ciò che preferisce, e che non gli riusciva dai tempi della Honda. In ogni caso, per Pecco la figura del “Dottore” è stata fondamentale, sin da quando era un ragazzo, arrivando ai giorni nostri. E papà Pietro lo ha riconosciuto.
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Bagnaia, il padre Pietro sull’incontro con Valentino Rossi
Intervenuto al podcast spagnolo “PechinoGP“, Pietro Bagnaia, padre di Pecco, ha ricordato le difficoltà del figlio con il Team Italia, nel quale gareggiava in Moto3 nel 2013: “Con il Team Italia le cose non andavano bene. Non insegnavano nulla ed era sempre molto arrabbiati, per questo spinsi perché Pecco potesse fare un test con Mahindra grazie al contributo del mio amico Lele Martinelli, che lavorava con il marchio indiano a quei tempi. Un responsabile della squadra mi disse che se Pecco avesse fatto quella prova non avrebbe mai più corso. Firmai comunque la liberatoria ed accettai le conseguenze, ed in quel momento stava nascendo la VR46 Academy“.
Nella carriera di Bagnaia ebbe un ruolo fondamentale Valentino Rossi, che con la sua Academy ha lanciato diversi talenti: “Uccio mi propose di entrare nel progetto agli albori e Pecco fu molto felice di farne parte, da depresso tornò ad appassionarsi al motociclismo. Così iniziò il percorso con il team SKY. Trovò poi Jorge Martin con Aspart, tra i due scoppiò subito una grande chimica. A 17 anni decise di andare a vivere a Pesaro, la mamma non la prese bene, ma la sua determinazione riuscì a convincerla“.