La Germania è piombata in una crisi senza precedenti. Sono tantissime le aziende che stanno procedendo a un piano di riduzione del personale.
Lavorare nell’ambito delle quatto ruote sta diventando un vera impresa per un europeo. Mancano le basi per poter pensare a un futuro roseo nei prossimi anni nel Vecchio Continente. A crescere sono principalmente i brand asiatici.
La società tedesca ZF produce una trasmissione automatica a 8 rapporti che viene utilizzata da molte case automobilistiche come Audi, BMW, Jaguar, Land Rover, Maserati, Porsche e alcuni modelli Stellantis. Anche Alfa Romeo con Giulia e Stelvio, nelle versioni con cambio automatico, sono state equipaggiate del cambio ZF a 8 rapporti. Si tratta di un major con una storia antichissima. Pensare che venne fondata con il nome di Zahnradfabrik GmbH nel 1915 per la produzione di ingranaggi e trasmissioni meccaniche per velivoli, autoveicoli e motoveicoli, navi a Friedrichshafen sul Bodensee.
Il capo della ricerca e sviluppo della Zeppelin GmbH, Alfred Graf von Soden-Fraunhofen, volle produrre nuovi tipi di ingranaggi per trasmissioni, sviluppati dallo svizzero Max Maag. La fondazione avvenne ad opera della Luftschiffbau Zeppelin GmbH, e da Alfred Colsman, e dalla Max Maag Zahnräderfabrik. Graf Soden e Theodor Winz presero le redini della società. Nel 1921 la società venne trasformata in Aktiengesellschaft e fino al 1991 nota come Zahnradfabrik Friedrichshafen AG.
Automotive: crolla l’istituzione tedesca
Durante la seconda guerra mondiale la ZF si dedicò alla produzione bellica. Anche dopo la fine della guerra ZF ritornò al riarmo con la produzione del carro armato Leopard 1. Nel 1984 viene acquisita la Lemförder Metallwaren AG, oggi Division Fahrwerktechnik della ZF Friedrichshafen AG. Si aprì una fase splendente. Nel 2009 il fatturato arrivò a 9,37 miliardi di euro con un utile di 421 milioni di euro.
ZF nel 2009, durante la crisi fondi tedeschi, ebbe l’aiuto dalla KfW per oltre 250 milioni di Euro. La crisi è arrivata puntuale nel corso degli ultimi anni e il management della ZF ha annunciato un secondo piano di riduzione drastica dei dipendenti. Crisi che ha colpito anche altri major, tra cui Stellantis. La nota società di componentistica potrebbe tagliare fino al 30% della forza lavoro. Oltre 10.000 i lavoratori sono scesi in strada per protestare contro le misure, con 6.000 persone che hanno marciato attraverso Friedrichshafen sino all’impianto centrale dell’azienda e altri 4.000 radunatisi a Schweinfurt.