La moto italiana che non è stata capita: design spettacolare ad un prezzo stracciato

Non tutte le moto nostrane sono state apprezzate dalla clientela. Una in particolare non ottenne buoni risultati di vendita. Che occasione persa.

Youngtimer, tra i motociclisti è un richiamo a un passato non passato perchè a volte certe moto ritornano. Certi modelli prodotti all’inizio del nuovo millennio, periodo di transizione anche per le due ruote, non sono state capite o apprezzate sul mercato adeguatamente al loro potenziale. In quegli anni Ducati affidò i suoi progetti ad un uomo geniale, Terblanche, che rivoluzionò lo schema tradizionale del fare moto, affidandosi all’intuito e alla passione per il mondo aereonautico.

Eresia o genialità Ducati?
La moto italiana che non è stata capita – Derapate.it

Dalla penna e dai pensieri vennero fuori motociclette a partire dal 2003 come Ducati Multistrada nella versione 1000 DS e a seguire il modello 620 cc, motore mutuato dalla mitica Monster. Moto incompresa o compresa da pochi e pure gli ingredienti Ducati c’erano tutti secondo tradizione: telaio in traliccio, frizione a secco per il modello 1000 DS e Desmo.

Eresia o genialità Ducati?

Un flop commerciale come un flop fu la linea classica, la Ducati Sport Classic S, che sviluppava una potenza di 92 CV grazie al suo due valvole da 992 cc raffreddato ad aria di Borgo Panigale, sintesi perfetta del pensiero del designer Terblanche. Motore omologato Euro 3 con alimentazione a iniezione, oggi ricercata dai cultori del collezionismo, la si trova sul mercato dell’usato tra i 5.000 e gli 8.000 euro. Il disegnatore sudafricano si riscatterà con un altro modello l’Hypermotard.

Eresia o genialità Ducati?
La moto italiana Ducati che non è stata capita (media press) Derapate.it

Discorso analogo, sotto certi aspetti, per la BMW nineT Racer che montava un motore boxer 4 valvole da 1.170 cc raffreddato ad aria, in grado di sprigionare 110 CV e 11,8 kgm di coppia. Il motore è omologato Euro 4 e ha un peso in ordine di marcia di 220 kg. Due moto, Ducati Classic S e BMW, apprezzate molto più oggi che ieri, forse perchè troppo avanti rispetto ai tempi, almeno una ventina di anni. Oggi i prezzi di acquisto sono ancora accessibili, pertanto è consigliabile l’acquisto per conservare in garage dei classici moderni, che mettono il buon umore anche da ferme, parcheggiate.

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