Stop a benzina e diesel in Europa: la dead line è fra pochissimo e c’è chi già protesta

Si parla sempre di ban del 2035 ai motori termici, ma le regole dell’autonoleggio sono diverse. Ecco cosa accadrà a breve.

Crisi climatica, la Commissione europea intende presentare la proposta di imporre l’acquisto di soli veicoli 100% elettrici per noleggi e flotte.  Salvo ripensamenti, le auto con motore termico saranno vietate in Europa nel 2035.

Dead Line Noleggio auto
Scadenza auto termiche a noleggio – Derapate.it

Pertanto la Ue ha avanzato l’ipotesi di aumentare la quota delle auto elettriche per le flotte aziendali al 75% nel 2027 e, appunto, al 100% entro la fine del decennio. Tale proposta dovrà superare i passaggi presso il Consiglio europeo e il Parlamento europeo, quindi non è così scontato che passi. Si è alzato un polverone davanti a questa proposta, di fatti, l’eurodeputato tedesco Markus Ferber alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha chiesto ufficialmente una retromarcia.

Termine fissato 2030

Si è fatta sentire, con una nota, anche l’italiana Aniasa: “In relazione a quanto riportato nelle scorse ore da fonti autorevoli della stampa europea su un possibile divieto al 2030 di immatricolazione di vetture endotermiche e ibride per le flotte aziendali e per le società di noleggio, Aniasa esprime la più totale contrarietà nei confronti di un simile provvedimento. Costringendo a noleggiare esclusivamente vetture elettriche, non si favorisce la transizione ecologica, né la riduzione delle emissioni di CO2, ma si spinge aziende e privati a mantenere più a lungo le proprie auto, rallentando l’immissione sul mercato di mezzi più sostenibili e sicuri“.

Termine fissato 2030
Nuova dead linee auto noleggio – Derapate.it

Senza contare che, prevedendo un obbligo anticipato al tutto elettrico per il solo settore delle flotte aziendali, si avrebbe “una grave distorsione sul mercato tra soggetti privati e aziendali, con il rischio di un radicale cambiamento nelle modalità di approvvigionamento dei veicoli che determinerebbe un ulteriore peggioramento delle condizioni del settore dell’auto, in generale, e dell’industria automobilistica europea, in particolare”.

La mossa della Commissione europea di certo non ha valutato la distorsione che si verrebbe a creare sul mercato, e soprattutto la rete di ricarica ad oggi è insufficiente. Pertanto si chiede di rivedere questa proposta che ha detta di Richard Knubben, direttore generale di Leaseurope (l’organizzazione europea che riunisce le associazioni nazionali di leasing), è stata presentata senza tener conto delle necessità dell’ intero comparto. Un caos senza precedenti storici che sta facendo male all’intera filiera.

Gestione cookie