Siete alla ricerca di un’auto a gasolio comoda, sicura e che non si fermi mai? La soluzione non è così cara e arriva dalla Germania.
Chi ha vissuto gli anni ’90 ha conosciuto l’entusiasmo dell’acquisto di un auto a Diesel, terra promessa per viaggiatori in termini di affidabilità e consumi. Così è stato per un ventennio, dove le valutazioni prima dell’acquisto e i calcoli soprattutto si facevano non tanto sulle prestazioni ma sui Km da farsi e quindi sui consumi. Case costruttrici italiane e non, hanno investito molto su motori che nel tempo, si sono rivelati indistruttibili. FIAT con il suo Multijet, sul finire degli anni ’90, a differenza dei precedenti motori a gasolio dotati di sistemi common rail, ha messo in campo una nuova la tecnologia, appunto Multijet, in grado di gestire il flusso di gasolio all’interno della camera di combustione tramite una sofisticata centralina elettronica.
L’iniezione diretta del gasolio all’interno della camera avveniva dunque frammentata in un massimo di 8 iniezioni consecutive nell’arco di un solo ciclo di combustione. Per arrivare a questo risultato i tecnici hanno lavorato su flussi di carburante ridotti e su una maggiore velocità di iniezione del carburante. Introdotta per la prima volta nel 2002 sull’Alfa Romeo 156 e sulla Fiat Stilo, la prima generazione del 1.9 Multijet, prodotta nello stabilimento di Pratola Serra, pesava 181 kg e utilizzava 4 valvole per cilindro azionate da un doppio albero a camme. La sua eredità è stata importante. Ma quali sono altri motori Diesel che hanno dato prova di affidabilità nel tempo?
Il diesel migliore in assoluto
Secondo la maggioranza, il motore a gasolio migliore in termini di affidabilità è il 2.0 della Volkswagen, della serie EA288. Ad altre latitudini del mondo è nato il motore 2.0 D4D da 110 cavalli di potenza massima prodotto dalla Toyota, che ha toccato anche distanze superiori ai 400.000 km. Risultati certificati e documentati possibili anche solo con una manutenzione ordinaria.
Il diesel, oggi demonizzato, dalla Commissione europea e messo alla gogna, soffre della cattiva pubblicità subita. La domanda che resta è se nel futuro le auto avranno la stessa affidabilità e durata, e se tutto questo realmente si potrà tradurre nel rispetto dell’ambiente.
