Valentino Rossi e Marc Marquez si sono sfidati per anni, ma nel 2015 è avvenuto lo scontro che ha cambiato l’intera MotoGP.
Chi ha iniziato a seguire il Motomondiale all’inizio del nuovo millennio conosce il significato delle rivalità in pista. Biaggi contro Valentino Rossi, e poi ancora Stoner, Lorenzo e Marquez. Il comune denominatore? Valentino Rossi. Il motivo? L’italiano è stato per anni ai vertici e amava i mind game. Nel caso di Marc Marquez il gioco non ha funzionato. Lo spagnolo, arrivato giovanissimo, non aveva nessun timore reverenziale e nemmeno rispetto per l’esperto campione.
Valentino Rossi era l’idolo di tutti i giovani centauri che arrivavano in MotoGP. Marc Marquez non si fece travolgere dal fascino del numero 46, mandandolo in tilt nel campionato 2015, quello che avrebbe potuto decretare la doppia cifra. A Sepang, penultimo atto del calendario, dopo diverse provocazioni, Rossi reagì con un calcio. Marquez cadde. Il resto è storia di una penalità che diedero a Lorenzo la possibilità di festeggiare il suo quinto riconoscimento iridato.
La posizione di Loris Reggiani su Marquez
“La stagione 2015 ha cambiato tutto. Marc Marquez ha mancato di rispetto al motociclismo. Quella stagione lo ha squalificato come uomo”, ha affermato lo storico braccio destro di Marc Marquez. Il 2012 fu una brutta pagina per entrambi i protagonisti. “Anche io ero un suo tifoso. Anzi, per la verità lo preferivo a Valentino, anche se qualcuno pensa il contrario. Mi piaceva tantissimo che questo giovane fosse arrivato in MotoGP e avesse messo tutti in riga con il suo talento incredibile. E questo gli rimane, impossibile non riconoscerlo. Ma l’uomo Marquez ha perso tantissimo. Ci credo che lo fischiano, basterebbe chiedere scusa, anche a 10 anni di distanza. Scusa al motociclismo e ai suoi tifosi”.

“Era stato in testa dalla prima alla penultima gara. Lorenzo vinse più gare, ma Rossi fu più costante. Il calcio di Valentino? Non è mai stato un calcio. Nemmeno la Dorna lo ha considerato tale. Non è umanamente possibile spingere via una moto da 150 chili, mentre sta andando, anche se piano”.
“Crisi Bagnaia? Credo che stia soffrendo la pressione interna, soprattutto quella del compagno di squadra. Marquez è velocissimo, costante ovunque. Pecco ci aveva abituati a partire piano e crescere durante la stagione, invece quest’anno sta succedendo quasi l’opposto. E la nuova Ducati 2025 non lo aiuta, anche se da lui mi aspettavo di più. Se il team può accontentarlo con delle modifiche? Non è così semplice. Quando un pilota chiede più feeling, non sta indicando una modifica tecnica precisa. È una sensazione vaga”, ha concluso Reggiani.