John Elkann si “dimentica” così di FIAT: svelati i luoghi da sogno delle sue vacanze

John Elkann, presidente di Stellantis, in compagnia della sua bella famiglia sta girando mete molto affascinanti del Belpaese.

La dolce vita e l’estate di John Elkann e famiglia inizia da Ravello, a Villa Rufolo, dove con il nonno è stato l’ultima volta nel 1999. Centro culturale, dove in passato personalità come Jacqueline Kennedy hanno trascorso le vacanze. Storia e tradizione di un luogo magico si fondono per la prima tappa nella città della musica, dove la famiglia Elkann ha incontrato il direttore generale della Fondazione Ravello Maurizio Pietrantonio, alla vigilia di un grande evento: l’apertura del Ferrari World Première ad Amalfi, in occasione della presentazione della nuova Ferrari Amalfi.

John Elkann si "dimentica" così di FIAT: svelati i luoghi da sogno delle sue vacanze
John Elkann (ANSA) – Derapate.it

L’erede della Roma non ha cambiato pelle. Elkann e sua moglie Lavinia Borromeo per l’occasione hanno avuto moto di apprezzare la storia di Villa Rufolo e della sua famiglia, i Rufolo appunto che hanno rappresentato per oltre due secoli il simbolo della potenza economica e politica della Ravello medievale, per poi decadere nel breve volgere del trentennio che va dalla metà del XIII sec. al 1285, quando furono completamente rovinati per essersi schierati contro gli Angioini al tempo dei Vespri siciliani.

I Rufolo costruirono la “casa”, rappresentativa del loro status sociale, che doveva essere grandiosa, principesca e ricca. Fondendo le tipologie architettoniche e decorative arabe e bizantine con elementi della cultura locale, essi trovarono il linguaggio adatto ad esprimere la loro potenza.

La dolce vita di John Elkann

Durante il periodo più fervido, è probabile che il Boccaccio abbia conosciuto direttamente i Rufolo e abbia soggiornato presso la loro dimora; è verosimile che “il palagio con bello e gran cortile nel mezzo e con logge e sale e con giardini meravigliosi” sia stato proprio il giardino di Villa Rufolo, mentre è diretto il riferimento alla famiglia nella famosa novella dedicata a Landolfo Rufolo.

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La vita nella Ravello medievale segue il declino di quella della costa legata alla decadenza della Repubblica Amalfitana, e la famiglia Rufolo, caduta in rovina fu costretta a smembrare le proprietà. La villa passa per diritto di successione ai Confalone e ai Muscettola e successivamente ai D’Afflitto di Scala nel XVIII sec. A metà dell’Ottocento il palazzo si presentava come rovina e solo in parte conservava l’aspetto originario che aveva subito manomissioni dopo il tramonto della celebre discendenza. Un Lord scozzese, Sir Francis Nevile Reid, decise nonostante l’inagibilità della dimora, di acquistarla. Quest’uomo di grande cultura fece restaurare l’edificio e risistemò le terrazze a giardino, realizzando il capolavoro che fece esclamare a Wagner: “Il magico giardino di Klingsor è trovato”.

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