Si discute da giorni di un possibile aumento dei pedaggi autostradali nel corso dell’estate, ma ora è stato il Ministro Matteo Salvini a fare chiarezza, con una decisione che fa felici gli italiani.
L’estate è ufficialmente arrivata e molti italiani hanno già deciso di mettersi in viaggio per raggiungere i luoghi di villeggiatura, così da combattere l’afa ed il caldo torrido che da giorni è presente sulla nostra penisola. Sono milioni coloro che si spostano mediante la rete autostradale italiana, e che continueranno a farlo per diverse settimane ancora. L’aumento dei pedaggi autostradali sarebbe un vero e proprio salasso da sopportare, ed il Governo aveva tentato di far approvare un emendamento perché ciò accadesse.
Nello specifico, si tratta di un emendamento al Decreto Infrastrutture, presentato dai relatori durante l’esame in commissione Trasporti alla Camera. Secondo il suddetto emendamento, il canone annuo corrisposto ad Anas sarebbe aumentato di 1 millesimo di euro a chilometri, sia per le classi di pedaggio A e B sia per le classi di pedaggio 3, 4 e 5. Tuttavia, in tal senso, è stato fondamentale l’intervento di Matteo Salvini, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha portato ad un deciso passo indietro.
Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha chiesto il ritiro dell’emendamento, ed in seguito è arrivata la dichiarazione dei deputati di Fratelli d’Italia, ovvero Antonio Baldelli e Massimo Milani. Ecco le parole dei due relatori: “Non ci sogneremo mai di portare avanti un emendamento non condiviso dal ministro competente, e, dunque, accogliamo con grande favore l’invito a ritirare l’emendamento“. Dunque, l’emendamento è stato ufficialmente ritirato, il che significa che non ci sarà alcun tipo di aumento dei pedaggi delle autostrade nel corso dell’estate. Il rischio è stato scongiurato dopo l’intervento del Vicepremier.
Il canone annuo Anas avrebbe dovuto subire dei rincari in base a questa misura, ma l’intervento del Vicepremier è stato decisivo. La mossa c’è stata la sera del 4 luglio, dopo il sollevamento di varie polemiche in merito ai rincari che si sarebbero verificati. La Lega ha così deciso di ritirare la propria firma dall’emendamento, facendo sapere che non lo avrebbe votato per nessuna ragione. In seguito, anche i meloniani si sono dovuti adeguare, dal momento che Salvini è il ministro competente, e non aveva mostrato il proprio consenso ad imporre dei nuovi aumenti.
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