Che fine ha fatto l’idrogeno? Primi spifferi sul destino futuro di una delle tecnologie più attese

Si parla spesso di idrogeno e del suo futuro impiego nel mondo delle quattro ruote, ma sembra sempre più difficile che diventi una tecnologia da utilizzare con frequenza. Ecco l’ennesima conferma.

L’idrogeno non sembra più essere nei piani dei costruttori e delle aziende per quanto riguarda il futuro del mercato dell’auto, e ciò è sempre più evidente al giorno d’oggi. Negli ultimi giorni, il CEO della Lamborghini, Stephan Winkelmann, ha detto che l’idrogeno non è nei piani del marchio, elencando tutta una serie di limiti che limitano questa tecnologia al giorno d’oggi, senza dare la possibilità che si diffonda in breve tempo.

Che fine ha fatto l'idrogeno? Primi spifferi sul destino futuro di una delle tecnologie più attese
Auto a idrogeno – Derapate.it

Dunque, l’idrogeno non è da considerarsi una possibilità per il futuro dell’auto, e l’elettrico è molto più appetibile per i costruttori. Una mazzata finale è appena arrivata e si collega alla decisione presa da un’azienda di taxi francese, che nel corso degli ultimi anni aveva scelto di puntare su dei modelli ad idrogeno, ma si è ritrovata costretta a cambiare rotta. Andiamo a scoprire cosa si è deciso e quale sarà il futuro di questa azienda.

Idrogeno, i taxi Hype dicono addio all’idrogeno per l’elettrico

L’idrogeno sembra ormai essere fuori dai giochi, e l’ennesima conferma arriva dalla Francia. La compagnia di taxi Hype ha deciso di eliminare dalla propria flotta la Toyota Mirai, in favore dell’elettrico. Queste vetture operavano nella zona di Parigi Ile-de-France, ma verranno dismesse nel corso dei prossimi mesi. L’utilizzo dell’idrogeno, infatti, non è efficiente e si è allontanato dai propositi di mobilità realmente green, visto che il suo processo di produzione non lo è affatto. L’idrogeno, inoltre, è diventato più costoso rispetto al passato.

Toyota Mirai addio per sempre
Toyota Mirai in mostra (Toyota) – Derapate.it

Viene a costare qualcosa come cinque volte in più rispetto al prezzo equivalente per lo stesso chilometraggio di una ricarica rapida elettrica con energia fornita da Electra. Inoltre, l’idrogeno è sempre più spesso prodotto da fonti non rinnovabili, il che significa che l’impatto ambientale non è stato affatto annullato. Hype, d’ora in avanti, userà dei taxi full electric, salutando per sempre l’idrogeno. L’obiettivo è quello di abbattere del tutto le emissioni inquinanti nella regione in cui l’azienda opera entro il 2030, con l’avvento di ben 60.000 nuovi taxi nel corso dei prossimi mesi.

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