Lapo Elkann, l’ammissione su Gianni Agnelli: il desiderio dell’Avvocato che non si è mai realizzato

Il nipote di Gianni Agnelli, Lapo Elkann, ha vissuto una vita piena di alti e bassi. Non ha dimenticato il periodo che ha vissuto tra gli Alpini a Cuneo.

Lapo Elkann è uno di quei personaggi che andrebbe valorizzato nelle sue debolezze. Come tanti ricchi ha avuto i suoi vizi, ma senza ipocrisie ha confessato i suoi problemi e le sue dipendenze. Nonostante una posizione privilegiata non ha avuto una vita facile, considerati anche gli abusi della madre confessati da suo fratello maggiore John, e le responsabilità avute. Sin da piccolo Lapo ha avuto i riflettori puntati della stampa. Questa pressione non lo ha aiutato nel corso del suo sviluppo.

Lapo Elkann, l'ammissione su Gianni Agnelli: il desiderio dell'Avvocato che non si è mai realizzato
Lapo Elkann (ANSA) – Derapate.it

Uno dei periodi che ricorda con maggior piacere lo ha vissuto durante la leva militare. Tra gli Alpini a Cuneo ha avuto una lezione importante, temprandosi in una esperienza formativa che oggi le nuove generazioni non fanno più. “Domani sarei dovuto andare al raduno con i miei commilitoni, ma gli impegni lavorativi non me lo permettono. Sono orgoglioso di essere stato un alpino di leva, un’esperienza formativa che mi ha lasciato ricordi meravigliosi e amicizie importanti“, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera.

Le confessioni di Lapo Elkann

Il rampollo della famigli Agnelli ha fatto il servizio militare di leva obbligatorio, tra il 1999 e il 2000. “Sognavo di essere un alpino di truppa, senza privilegi. Mio nonno Gianni, invece, sperava che diventassi un ufficiale, ma alla visita mi hanno scartato per i tatuaggi. Un colpo di fortuna e così sono diventato una penna nera. Prima a Belluno, poi a Cuneo, come Peppino Prisco, persona che ho stimato moltissimo, nonostante la differente fede calcistica. E come Totò, anche se quella del Principe della risata forse è solo una leggenda. Infine l’ultimo periodo a Bousson, in montagna con il gruppo sciatori, sempre nella Taurinense. Di cui sono onorato di aver fatto parte“, ha annunciato Lapo.

L’ultimo investimento della famiglia Elkann
Il nuovo business di Lapo Elkann (Ansa) Derapate.it

Il furiere anziano non sapeva come scrivere nome e cognome e quando gli ho detto che ero nato a New York era convinto che lo stessi prendendo in giro. All’epoca non mi conosceva praticamente nessuno e in pochi associavano il mio cognome a quello degli Agnelli. Nei primi mesi di naja è stato così ed è stato un vantaggio. Potevo essere uno come tutti gli altri. Poi la voce si è sparsa e non è stato più lo stesso. Qualcuno mi ha preso di mira, c’era un sottufficiale che mi chiamava agnellino, ho dovuto imparare a farmi rispettare, ma ci sono riuscito. Fu una grande lezione di vita, la naja ti insegna tanto, le differenze non esistono e a me ha permesso di crescere“, ha assicurato Lapo.

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