La Casa torinese ha provato a sfidare i top brand tedeschi con un progetto che non è riuscito ad affermarsi. Scopriamo di quale auto si tratta.
La FIAT prima sognava in grande e desiderava battere anche i principali competitor tedeschi. Come? Con berline confortevoli e prestazionali. L’asticella si è molto alzata in Germania con soluzioni tecniche che hanno fatto schizzare negli anni i prezzi alle stelle. La Casa torinese ha preferito non addentrarsi in un mondo in cui sarebbe uscita con le ossa rotta.
In gamma la Casa piemontese, nel secondo decennio del nuovo millennio, aveva un modello che avrebbe dovuto rappresentare una svolta. Sergio Marchionne raccolse in eredità un brand in profonde difficoltà economiche. Il manager riuscì con la creazione di FCA a rialzare i numeri di vendita e i fatturati. Marchionne spinse per proporre una berlina premium. La FIAT Cronos, venduta a partire dal 2018 sul mercato latino americano, avrebbe dovuto aprire nuove frontiere. Questo modello non è mai stato messo in vendita in Italia ed in Europa, ma solo perché non arrivarono dei buoni risultati in Brasile. I vertici evitarono una brutta figura nel Vecchio Continente.
FIAT, la Cronos in cui credeva Sergio Marchionne
La FIAT Cronos era una berlina 3 volumi realizzata a partire dal 2018, che prese il posto sul mercato sudamericano della Siena. Il retrotreno riporta alla mente quello di molte Audi, soprattutto nel disegno dei fanali. Ha richiesto un cospicuo investimento. Sergio Marchionne, nell’aprile del 2016, rese noto che furono spesi ben 500 milioni di dollari per produrre la nuova Cronos a Cordoba, in Argentina, destinata a fare faville in Sud America. Date uno sguardo alla vettura nel video in basso del canale YouTube Phipasa.
La Cronos nacque con l’obiettivo di produrre 100.000 esemplari ogni anno. La vettura era lunga 4,364 metri, con una linea filante ed un design disegnato dal Centro Stile FCA Latam e progettata in Brasile. Molti elementi erano presi dalla Argo da cui si distingueva per il cofano anteriore, con linee più spigolose.
Gli sportelli anteriori e i passaruota furono aggiornati, con nuovi passaruota ed una mascherina rivisitata. Il bagagliaio aveva una capacità di 525 litri, con strumentazione a bordo a schermo TFT da 3,5″ o 7″. Il motore è l’1.3 FireFly da 101 cavalli a benzina e 109 ad etanolo, ma la FIAT ha deciso di mettere a disposizione anche l’1.8 quattro cilindri a 16 valvole. Ai tempi la potenza di 135 cavalli a benzina e 139 ad etanolo non era un cattivo biglietto da visita, ma la vettura non convinse.