Scopriamo nel dettaglio tutti i segreti del non plus ultra della tecnologia della Motor Valley nostrana. Ecco le caratteristiche del miglior motore della storia.
In Italia possiamo vantare i migliori tecnici al mondo in materia di motori. L’estro si concentra, principalmente, in una regione d’Italia dove nascono i gioielli di Ferrari, Lamborghini, Maserati, Pagani, Ducati e tanto altro. Senza nulla togliere ai restanti competitor, ma la Casa del Cavallino Rampante ha quel quid in più in materia di quattro ruote.
Il 3,9 litri Ferrari, collocato nella 488, ha segnato dei nuovi standard nell’industria dell’automotive. Come è fatto questo magnifico motore a combustione interna? La sovralimentazione determinata da due turbocompressori twin-scroll IHI, raffreddati ad acqua, sono posti all’esterno delle due bancate a V per garantire il baricentro più basso possibile. E’ in grado di offrire sino a 1,3 bar di sovrappressione, con una velocità di rotazione delle giranti che arriva fino a 160.000 giri al minuto.
La testata, il basamento e il monoblocco cilindri sono prodotti interamente in lega di alluminio, tramite una fusione che avviene a una temperatura di 750°, con l’utilizzo di anime in sabbia e resina per la realizzazione dei passaggi interni. L’intero processo produttivo viene fatto nella factory Ferrari. La cilindrata complessiva è di 3902 centimetri cubi ed è siglata tramite un alesaggio di 86,5 mm e una corsa di 83 mm, mentre la cilindrata unitaria, di circa 488 cc ha portato alla nascita del nome della iconica berlinetta del Cavallino.
I tecnici non solo si sono concentrati sull’albero motore, le bielle e i pistoni ma anche sulla conformazione delle teste, degli alberi a camme e dei collettori di aspirazione e scarico. Non manca la lubrificazione a carter secco, invece di quella a carter umido. Con un rapporto di compressione è di 9,4 : 1, il motore della 488 GTB è capace di sprigionare fino a 670 cavalli a 8000 giri al minuto e 760 Nm di coppia a 3000 giri al minuto, rispettivamente 172 cavalli/litro e 195 Nm/litro.
L’efficienza meccanica è offerta dalla pompa dell’olio a cilindrata variabile, perfezionata in base ai carichi del motore e in grado di limitare fino al 30% la richiesta di potenza idraulica rispetto ad una pompa classica; l’indice di viscosità dell’olio richiesto è 5W40. Due intercooler aria-aria, posti ai due lati della vettura davanti alle ruote posteriori, si occupano del raffreddamento dell’aria. Tutto il meglio del meglio è concentrato in un’opera ingegneristica che continua a essere invidiata in tutto il mondo.
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