Un progetto assolutamente folle è pronto per cambiare in tutto e per tutto il mercato delle quattro ruote. Andiamo a scoprire un modello di auto che ha saputo riscrivere la storia del settore.
Il settore delle quattro ruote, come ben noto, non è nel suo momento di massimo splendore, tanto per usare un eufemismo. Per questo motivo, ogni costruttore è alla ricerca di una soluzione che possa essere considerata rivoluzionaria, in grado di segnare un punto di rottura con il passato. Come sappiamo, si va alla ricerca di un settore automotive più sostenibile, in cui l’efficienza ed il rispetto per l’ambiente siano al primo posto, e l’elettrico non è l’unica soluzione. 
In alternativa ad esso, abbiamo altre tecnologie, come i biocarburanti, che man mano vogliono prendersi il loro spazio, e che sono molto supportati in Italia. Fuori dalle tecnologie più note, vi sono progetti rivoluzionaria in grado di far gridare al miracolo, come quello di cui vi daremo conto nelle prossime righe. Se l’obiettivo era quello di far combaciare la sostenibilità con l’efficienza, c’è da dire che è stato pienamente raggiunto. Andiamo a scoprire il segreto di questo super progetto. Il futuro è già arrivato ed è davanti ai nostri occhi.
Auto, ecco l’Eco Runner da 2.000 km con un litro
Si parla molto del confronto tra benzina ed elettrico, ma poi c’è chi va oltre. La Eco Runner che vedete in questa foto ha puntato tutto sull’idrogeno, ed è stata messa in piedi dall’Università di Delft, che è situata in Olanda. L’idrogeno è stato messo da parte da molti costruttori, per via del suo alto costo in termini di stoccaggio e di una rete infrastrutturale non certo di alto livello, ma c’è chi non vuole mollare la preda. Eco Runner si è posta l’obiettivo di guidare la rivoluzione basata sull’idrogeno, ed in pochi potranno fare meglio di lei.
Ed infatti, questa speciale auto avrebbe percorso la bellezza di 2.000 km con soli 950 g di idrogeno, che corrispondono a meno di un litro, con la versione Eco Runner XIII. Le forme del modello sono ben diverse da quelle di un’auto convenzionale, con uno studio particolare sul lato aerodinamico, quasi una forma a freccia, utile per aumentare l’efficienza e favorire, dunque, la massima efficienza. Replicare questi risultati su un’auto vera e propria è attualmente pura utopia, ma per il futuro, nulla è già scritto.
