L’Italia rimane uno dei Paesi più arretrati d’Europa se parliamo di condizioni di lavoro. Per fortuna vi sono brand come Lamborghini che hanno deciso di applicare la regola della settimana corta.
La voglia di lavorare non manca agli italiani, come spesso imputano i più anziani alle nuove generazioni, ma a mancare sono le giuste condizioni lavorative. Avere un contratto che realmente porti il dipendente a essere soddisfatto è tra le cose più difficili da ottenere. L’Italia non regala niente a nessuno, trovare un proprio spazio lavorativo di qualità è una missione complicatissima anche con tutti gli strumenti giusti, linguistici e formativi. Una mentalità sempre tesa a limitare la libertà del lavoratore, sfruttarlo negli anni migliori e non proteggerlo da eventuali uscite anticipate.
Per un ragazzo è quasi impensabile riuscire a portare avanti un progetto che parta dal periodo post universitario e arrivi sino alla pensione. Per rendere la vita di un lavoratore italiano più serena alcune realtà aziendali top, come Lamborghini, stanno adottando la settimana corta. Una soluzione che consente un miglior equilibrio lavoro-vita privata. Lamborghini sta riconcependo il suo modello di apprendimento aziendale.
La nuova vita dei dipendenti Lamborghini
Si torna a parlare di smart working, con un massimo di 12 giorni al mese di piena flessibilità, anche se la media si attesta tra i 5 e i 6 giorni. I lavoratori decidono il loro miglior equilibrio per performare. Condizioni che si erano avute nel periodo pandemico, ma che i poteri forti hanno cercato di ridurre sempre più. I motivi sono ovvi, in città carissime come Milano si era registrato un vero e proprio esodo.

La settimana corta coinvolge il 70% degli addetti della produzione, ovvero circa un migliaio di lavoratori della Casa di Sant’Agata Bolognese. Il sistema è organizzato su turni alterni: nei reparti di montaggio di Revuelto e Temerario si lavora quattro giorni una settimana e cinque la successiva; mentre nella produzione della Urus e nel reparto verniciatura, il modello comprende due settimane brevi seguite da una lunga. I giorni di lavoro in meno sono in parte coperti dai dipendenti che rinunciano ad una quota di riposi.
Lamborghini offre ai suoi dipendenti una retribuzione superiore del 40% rispetto al contratto nazionale dei metalmeccanici, inclusi premi di produzione che sfiorano i 6.000 euro. Gli effetti positivi in Lamborghini della settimana corta? Più soddisfazione e produttività, meno infortuni e assenze per malattia. In sostanza si lavora di meno ma meglio e con maggiori risultati.