Beccato all’esame della patente con il “kit della truffa”: di cosa si tratta e com’è stato punito

Un 38enne ha provato a superare l’esame della patente con un ingegnoso metodo. E’ stato scoperto ed è stato denunciato.

Un uomo ha cercato di ingannare tutti all’esame teorico della patente B, grazie a una idea ben escogitata ma che non ha funzionato. Gli esami per la patente stanno diventando sempre più ostici. Se si viene bocciati all’esame di teoria è necessario ripetere la prova. È possibile farlo dopo almeno 30 giorni e si ha a disposizione solo un secondo tentativo entro 6 mesi. Se non lo si supera bisogna presentare una nuova domanda e questo implica un nuovo esborso di danaro.

Truffa test patente
Patente truffa in Italia – Derapate.it

Secondo i dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel 2023, il 39,9% di chi ha sostenuto l’esame di teoria per la patente B in Italia è stato bocciato, un dato in crescita rispetto al 29,8% del 2020. In sostanza più di un candidato su tre non riesce a passare gli esami della patente. Forse queste statistiche hanno spinto un 38enne a provare la mossa disperata.

All’esame della patente con il kit della truffa

L’uomo incensurato, residente a Concorezzo, è stato beccato con un sistema audio-video occultato sotto i vestiti durante l’esame teorico per la patente. Ora dovrà rispondere alla giustizia per aver tentato di truffare lo Stato. L’aspirante automobilista si era presentato in una sede d’esame della Motorizzazione Civile di Como, creando molti sospetti.

Esame patente
Patente di guisa, esame – Derapate.it

L’esaminatore, colpito dall’atteggiamento nervoso, ha subito notato degli strani movimenti. Il fatto che provenisse dalla provincia di Monza e Brianza ha spinto il funzionario a chiedere l’intervento della Polizia. Il fatto è già risultato strano. La pena prevista in caso di truffa ai danni dello Stato è la reclusione da uno a cinque anni e la multa da euro 309 a euro 1.549. Oltre a rischiare una condanna con la conseguente pena, è possibile che il Pubblico Ministero, già durante le indagini, chieda l’applicazione di una misura cautelare.

Gli agenti sono arrivati in sede e hanno sgamato l’uomo con il kit. L’attrezzatura è stata sequestrata. La microcamera, nascosta sotto gli abiti, era collegata via radio a un auricolare miniaturizzato. Il sistema, connesso in tempo reale con qualcuno all’esterno, sarebbe servito per ricevere le risposte. L’articolo 1 della Legge 475 del 1925 punisce chi usa mezzi fraudolenti per superare esami o concorsi pubblici.

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