Continua la crisi del Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA: uscita volontaria con incentivo all’esodo di altri 610 lavoratori.
Il 2024 era stato un anno pessimo, ma il 2025 di Stellantis a livello produttivo in Italia è iniziato anche peggio: nel primo trimestre 2025 la produzione complessiva nel Paese è crollata di un altro 35,5%. Ma per quanto riguarda le sole auto, al netto dei veicoli commerciali, il dato è ancora più grave: -42,5% con soltanto 60.533 vetture realizzate in tre mesi in tutti gli stabilimenti italiani.
Sono i numeri peggiori dal 1956, quasi settant’anni fa. Numeri che sono ancora più negativi delle attese, anche perché si confrontano con un 2024 già in forte calo: nei primi tre mesi dell’anno scorso Stellantis aveva prodotto in Italia 170.415 veicoli, pari a una flessione del 9,8% rispetto ai 188.910 dei primi tre mesi del 2023, mentre la produzione di sole auto del Gruppo nato da FCA e PSA nel primo trimestre 2024 aveva segnato un -23,8%, pari a 105.255 unità prodotte. Guardando ai dati dei singoli stabilimenti, Mirafiori e il polo torinese fanno segnare un -22,2% con 9.860 auto prodotte (quasi la totalità sono 500 elettriche) rispetto alle 12.680 dei primi tre mesi del 2024.
Nuovo esodo a Mirafiori
In ogni crisi c’è chi ci rimette di più, il programma, comunicato nelle scorse ore da Stellantis ai sindacati, riguarda diverse aree dello storico stabilimento torinese, uscita volontaria, ma con incentivo, per 610 lavoratori. L’uscita volontaria riguarda diverse aree dello storico stabilimento torinese. Fa sapere Stellantis che tra la fine 2025 e inizio 2026 si attende l’avvio della produzione del Cinquino mild hybrid: “Il programma di uscite volontarie in Italia è finalizzato a supportare il prepensionamento o diverse opportunità di carriera. Tuttavia, a Mirafiori, a partire da agosto, avremo bisogno di una forza lavoro stabile, adeguatamente formata e focalizzata, per supportare il lancio del modello ibrido”.

Secondo Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino, “dopo aver stabilito l’accompagnamento alla pensione per i lavoratori più anziani, chiederemo all’azienda di prendere un impegno: avviare nuove assunzioni a Mirafiori per garantire un solido futuro allo stabilimento e alla città”.