L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale una nuova monocilindrica da 250 cc, che diventerebbe la nuova entry-level della gamma Royal-Enfield.
Royal Enfield è il nome con cui la Enfield Cycle Company (parte della “Royal Small Arms Factory Enfield Lock”, una delle principali fabbriche inglesi di armamenti e macchinari) costruì motocicli, biciclette, macchinari agricoli e industriali. Il legame con la casa madre è testimoniato dal logo usato (un cannone) e dal motto “Made like a gun, goes like a bullet” (Costruita come un cannone, va come un proiettile). Nel 1994 la Enfield India fu acquisita dal gruppo Eicher, che nel 1995 ottenne i diritti sul marchio Royal Enfield. La nuova proprietà diede un impulso alla progettazione di nuove soluzioni tecniche e alla rivisitazione degli storici modelli prodotti nello stabilimento indiano.
CFMoto (acronimo di “Chung Feng”, che in cinese significa “vento di primavera”) è una casa motociclistica cinese fondata nel 1989 ad Hangzhou. La sua storia inizia con la produzione di ATV (quadricicli) e si è poi evoluta, includendo motociclette, scooter, quadricicli leggeri, quad e yacht. CFMoto ha una forte presenza internazionale e collabora con KTM, producendo anche i loro modelli in Cina. Due storie diverse, due case costruttive, la prima tra le più antiche della storia del motociclismo, la seconda, giovanissima e in via di espansione.
Un progetto estremo: nasce un’inedita moto ibrida
Cosa accomuna il brand britannico a quello cinese? Di certo una joint venture, nella produzione e commercializzazione di una moto innovativa che sposi un mercato delle piccole cilindrate nel pieno rispetto delle normative europee nel pieno rispetto dell’ambiente. Le indiscrezioni arrivano da Autocar India. La RE starebbe portando avanti delle trattative con CFMOTO per poter usare in licenza una piattaforma basata su un nuovo motore da 250 cc, che farebbe da base a una innovativa moto ibrida. Il nome in codice di questo progetto sarebbe “V”.

Propulsore cinese (CF Moto) per Royal-Enfield, un monocilindrico da un quarto di litro costruito in tre varianti: quella termica tradizionale, una ibrida leggera (mild hybrid) e una full hybrid. Questa nuova moto verrà comunque prodotta in India, ricalcando un trend automobilistico, almeno per il 90% dei suoi componenti e rappresenterà un modello di ingresso nel mondo delle due ruote per i neofiti, nostalgici, del marchio inglese.