Un gigante italiano sta per passare sotto il controllo dei turchi: la notizia sconvolge tutti tra sospetti e polemiche

Sono molte le aziende italiane che, nel corso del tempo, sono passate sotto il controllo di realtà straniere. Ora è la Turchia che è pronta per mettere le mani su una famosa azienda del nostro paese.

Le aziende, o per meglio dire, eccellenze italiane rischiano di finire nelle mani degli stranieri per la loro grande maggioranza. Sono tanti i brand che sono passati sotto il controllo di realtà estere, come ad esempio la mitica Magneti Marelli, oggi solo Marelli, che è passata sotto la gestione giapponese. La prossima sarà la Piaggio Aerospace, pronta per essere ceduta in forma ufficiale a Baykar, un colosso turco.

Azienda italiana va ai turchi
Azienda tutto ciò che sta succedendo – Derapate.it

L’accordo, dopo mesi di voci ed indiscrezioni, è stato trovato a gennaio, ed è lì che è emersa un’importante conferma. Il contratto preliminare per la cessione dei complessi industriai di Aero Industries ed Aviaton è stato firmato, e la beneficiaria è appunto l’azienda turca. Si tratta di una società specializzata nella produzione e nello sviluppo di veicoli aerei privi di pilota, ma anche di tecnologie avanzate sotto il profilo aerospaziale. Il Mimit ha autorizzato l’operazione lo scorso 27 di dicembre, ed è ora è in programma il closing a seguito del golden power.

Piaggio Aerospace, sta per passare ai turchi di Baykar

Sulla trattativa ci sono ancora punti da chiarire, visto che alcune polemiche sono emerse attorno alla produzione dei droni, con l’azienda che ha la sua sede in Liguria, e l’intenzione è quella di mantenerla in Italia. Nel piano industriale di Baykar per Piaggio Aerospace è prevista la produzione dei droni in Liguria, in quel di Villanova d’Albenga, nella provincia di Savona, ma anche a Genova. A confermarlo ci ha pensato la Fim Cisl Liguria, nelle parole di Christian Venzano, colui che ricopre il ruolo di segretario.

Piaggio Aerospace passa a Baykar
Piaggio Aerospace logo (ANSA) – Derapate.it

Importante il recente incontro istituzionale avvenuto ad inizio mese tra Italia e Turchia, a cui erano presenti anche i primi ministri Giorgia Meloni Recep Erdogan, in cui sono stati siglati diversi accordi tra i due stati. C’è chi sospetta che possa esserci una diversa sede per la produzione del drone Akinci, dopo che tutto era già stato definito, ed è su questo che occorrerà porre la massima attenzione. L’investimento dell’azienda turca è pari a 40 milioni di euro in due anni, con un polo di produzione speciale dei droni che è tra i primissimi obiettivi da raggiungere. Spazio poi anche ai nuovi P180.

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