Piaggio passa dalla Vespa al veicolo del futuro: arriva direttamente da Star Wars

Dalla fantascienza alla realtà il passo è breve. In Casa Piaggio, con licenza Star Wars, è arrivata una novità robotica rivoluzionaria.

Io e Caterina è un film del 1980 diretto da Alberto Sordi, dove Enrico Melotti, un uomo d’affari di mezza età, è dominato da una feroce quanto ingenua forma di maschilismo: considera le donne solo per ciò che possono dargli, sia dal punto di vista affettivo e sessuale che dal punto di vista dei servizi lavorativi e domestici. Di conseguenza, ha difficoltà nei rapporti con la moglie Marisa, con la segretaria-amante Claudia e con la domestica Teresa. Durante un viaggio d’affari in America, il suo amico Arturo gli mostra come ha risolto gli stessi problemi. A casa di Arturo, Enrico rimane stupefatto vedendo Caterina, un robot tuttofare dalle fattezze femminili che sbriga le faccende domestiche meglio di una persona.

Piaggio passa dalla Vespa al veicolo del futuro: arriva direttamente da Star Wars
Scooter – Derapate.it

Forse, sulla base di questo film è nata l’idea che ha portato la Piaggio ad adottare un robot che trasporta oggetti. Il Piaggio Fast Forward, la società di robotica del Gruppo Piaggio, ha realizzato, in collaborazione con Disney e Lucasfilm, un’edizione speciale del suo robot Gitamini, chiamato in questo caso G1T4-M1N1. 

Piaggio, passi in avanti per il futuro

Nel video in apertura, pubblicato il 2 maggio 2025 sul canale YouTube ufficiale Star Wars, si vede G1T4-M1N1 trasportare biscotti e altri simpatici oggetti nella sede di Lucasfilm Ltd, facendo persino innamorare R2-D2 e arrossire BB-8. L’originale robot Gitamini, che può trasportare fino a 9 kg per un massimo di 34 ore di utilizzo e seguire le persone in modo autonomo fino a 10 km/h, si rivela un perfetto alleato anche per faccende domestiche, al prezzo di 2.875 dollari. C’ è il rischio come nel film di Sordi, che uomini rompano i rapporti con le donne per scegliere un robot?

Per chi ha visto la pellicola sa che il finale, non è del tutto scontato, all’inizio tutto sembra procedere bene, anche se Caterina mostra reazioni quasi umane e dà qualche strano segno di inquietudine durante una visita di Marisa all’ex marito Enrico.  In un mondo dove tutto si digitalizza, l’intelligenza artificiale prende il posto delle persone, svuotandole dell’anima. Pertanto ciò che è auspicabile è rimanere nella commedia e riflessione fanta-sociologica, senza cadere nei luoghi comuni, ma soprattutto senza affidare la vita oltre che le emozioni a un robot. Il rischio è molto alto è quello della disumanizzazione oltre che della perdita irrimediabilmente di posti di lavoro.

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