Nel 2018, la Magneti Marelli è stata venduta ai giapponesi di Calsonic Kansei, ed oggi vi porteremo alla scoperta delle sue attività.
L’Italia è (o era), una nazione ricca di eccellenze nel campo dell’industria, ed è ha sempre ricoperto un ruolo centrale in campo automotive. Al giorno d’oggi, tuttavia, le cose sono molto cambiate, come dimostrato dalla fine che hanno fatto marchi gloriosi come FIAT, Lancia, Maserati, Alfa Romeo e chi più ne ha più ne metta. Anche nel campo della componentistica le cose sono cambiate, e le più grandi realtà italiane sono fallite o finite nelle mani di colossi stranieri.
In tal senso, l’esempio più calzante è quello della Magneti Marelli, dal 2018 in mano ai giapponesi di Calsonic Kansei, ed ha cambiato nome nel semplice denominativo Marelli. In occasione del Salone di Shanghai andato in scena nei giorni scorsi, la Marelli ha messo in mostra le sue ultime novità, dimostrando al pianeta di essere ancora un’azienda leader nel campo dell’elettronica, in vista di un futuro radioso.
Magneti Marelli, tutto sulle sue attività odierne
Nello specifico, Marelli ha presentato il veicolo Software-Defined, una nuova frontiera in cui le vetture diventando una piattaforma in grado di essere aggiornata via software, in modo da adattarsi a varie situazioni e condizioni. Arriva anche il ProZone, ovvero una centralina di controllo zonale che gestisce funzioni come l’illuminazione, la propulsione, la diagnostica e la parte termica. Esso, assieme a moduli quali il LeanZone e l’EliteZone, fa parte di una piattaforma scalabile, nata con l’obiettivo di far calare i costi ed il peso, integrando un certo numero di ECU in un’architettura unica.

C’è un chiaro obiettivo dietro le novità di cui vi stiamo parlando, ovvero diventare entro il 2026 il maggior fornitore mondiale di sistemi di controllo zonale. Mareli ha presentato anche MyAvatar, un assistente veicolare spinto dall’IA, che può essere del tutto personalizzato da chi ne fa uso. Arrivano anche delle novità sul fronte dell’illuminazione, sviluppate dalla divisione Lightning di questa azienda.
Fanno il loro esordio i Pixel Real Camp, un fanale posteriore che sfrutta tecnologie come OLED e TFT riuscendo ad integrarle. Spazio poi al Near-Field Ground Projection, che proietta simboli colorati attorno all’auto, in modo da migliorarne la sicurezza. Inoltre, arriva anche il This Lit Line Headlamp, proiettore anteriore ultrasottile da 5 mm che integra sia gli abbaglianti che gli anabbaglianti, oltre agli indicatori di direzione e le luci diurne.