Marc Marquez è oggi tornato ad essere un protagonista in MotoGP, ma il suo passaggio in Ducati non fu così scontato. Ecco cosa accadde.
Tutti è pronto per un nuovo, intenso fine settimana di competizioni in MotoGP, il cui Circus si è spostato sul tracciato di Le Mans, per il Gran Premio di Francia. Marc Marquez deve recuperare un punto di distacco dal fratello Alex in classifica piloti, dopo la caduta di Jerez de la Frontera che ha spianato la strada al primo successo in MotoGP del rider del Gresini Racing.
Si attende un colpo anche da parte di Pecco Bagnaia, a – 20 da battistrada, ma mai competitivo come ci si potesse aspettare sino ad oggi. Il tre volte iridato fatica sulla Ducati Desmosedici GP25 e non riesce ad esprimersi al massimo, e con le gare che passano e le prestazioni che non arrivano, c’è chi inizia a pensare che in questa stagione il suo limite sia quello visto sino ad oggi. Secondo le parole di Francesco Guidotti, riportate in queste ore, Marquez sarebbe potuto finire in KTM, lasciando il team ufficiale Ducati in un mare di guai per quanto visto sino ad ora.
Marquez, Guidotti voleva portarlo in KTM con Martin
Nel 2025, nel paddock della MotoGP tutti avranno notato l’assenza di Francesco Guidotti, il quale non è più al vertice del team KTM. In una recente intervista concessa al podcast su YouTube “TalkGP“, colui che tutti chiamano Chicco ha ammesso quella che sarebbe stata la sua strategia nel team austriaco. A parere di Guidotti, nel caso in cui fossero stati liberi e sul mercato, le scelte primarie erano Marc Marquez ed Jorge Martin, vale a dire i due talenti spagnoli su cui tutti avevano messo gli occhi dopo le prestazioni del 2024. Le cose sono poi andate in modo diverso, ma c’è da dire che lo scenario sarebbe stato devastante per entrambi considerando la crisi economica in cui è crollata la casa di Mattighofen.

Ecco le parole di Guidotti: “La mia idea era quella di concentrarmi su Marquez e Martin. Quando ha Martin, Acosta e Binder, il quarto può essere chiunque. Non ho niente contro Vinales, ma la mia strategia in KTM era completamente diversa. Se Marc o Jorge fossero stati liberi, avrei firmato almeno uno dei due. Credo che avere sul mercato Jorge, campione del mondo in carica, già secondo l’anno prima, sarebbe stato ottimo. Lo stesso vale per Marc, avrei dato la priorità a loro“.