Nuova bancarotta nel settore delle quattro ruote, che vive un momento tragico. I dettagli su una triste vicenda che prosegue da tempo.
La crisi in cui da tempo il mercato dell’auto è immerso non accenna a terminare, a causa di diverse problematiche evidenti e preoccupanti. I costi di produzione si sono moltiplicati negli ultimi anni, producendo gravi aumenti sul fronte dei prezzi di listino, allontanando la clientela dall’acquisto del prodotto nuovo. Non a caso, il mercato dell’usato non è mai stato forte come oggi, ed è chiaro che per i costruttori questa non è certo una notizia positiva.
Dei veri e propri colossi del settore sono in caduta libera, come Volkswagen e Stellantis, che sono stati costretti a licenziare migliaia di lavoratori ed a chiudere o rallentare la produzione su un gran numero di stabilimenti. Con le vendite che scarseggiano, la situazione è diventata grave anche per le aziende che si occupano di produrre i componenti per le auto, come confermano le notizie arrivati in questi mesi. Nelle ultime settimane, il settore automotive ha dovuto fare i conti con l’ennesima bancarotta, che non è altro che un campanello d’allarme da ascoltare per tutti.
La Germania, vecchia fortezza economica d’Europa, è in grave difficoltà, ed il settore automotive è stato uno dei primi a risentirne. Il 2024 si era concluso con il fallimento dell’azienda produttrice di componenti Gerhardi, e con i pesanti tagli attuati da Bosch e Schaeffler, ed il nuovo anno non è certo partito nel migliore dei modi. Il gruppo Mbw ha annunciato ufficialmente la bancarotta, interrompendo così una storia lunga decenni. Si tratta di un’azienda specializzata nella finitura superficiale dei metalli, che ha la propria sede a Rheinmunster, nel Baden-Wurttemberg. Inoltre, ha degli stabilimenti ad Einbeck, a Lichtenau, a Sommerda, Hartha e Muhlhausen.
Dunque, parliamo di un’azienda ben radicata nel territorio tedesco, ed ora, le varie società che fanno parte del gruppo Mbw hanno presentato istanza di insolvenza presso il tribunale distrettuale di Baden-Baden. I giudici hanno scelto di accogliere la richiesta, con la pratica che sarà gestita dallo studio legale Schultze & Braun e da Dirk Pehl. In base a quanto emerso, i 320 dipendenti del gruppo verranno tutelati dalle indennità previste dalle normative tedesche, ma ciò varrà solo sino al termine del mese di febbraio. Il gruppo potrà invece difendersi dalle richieste che saranno avanzate dai creditori.
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