Il mercato auto in Italia è in caduta libera: il ministro attacca l’Europa e traccia la strada per il futuro

Vendere auto nuove in Italia è ormai un miraggio, e da parte di un noto ministro è arrivata una dura critica contro l’Europa. I dettagli.

Le vendite di auto in Italia continuano a scendere, ed il confronto con il periodo pre-Covid-19 è assolutamente imbarazzante, e certifica lo stato di crisi del nostro paese. A confermarlo, ci sono i dati appena riportati dal presidente dell’Anfia, vale a dire Roberto Valvassori, che ha appena ufficializzato i resoconti relativi all’anno 2024, facendo un paragone con quelli precedenti al 2020.

Auto crollo vendite
Auto brutta notizia (ANSA) – Derapate.it

Nello specifico, in Europa sono stati venduti 3 milioni di auto in meno, con un -19%, ed in Italia 350 mila in meno, con il mercato che rischia di fermarsi ad appena 1 milione e 780 mila veicoli commerciali immatricolati. Visti questi dati, la situazione è assolutamente drammatica, soprattutto pensando che l’Italia, sino a pochi anni fa, era una vera e propria roccaforte per il settore delle quattro ruote. A ciò si aggiunge anche il crollo della produzione, che nel nostro paese ormai è sotto i 400.000 veicoli l’anno, e prima dell’arrivo di Stellantis parlavamo di oltre un milione di auto prodotte in 12 mesi. L’attacco alle politiche europee sul futuro delle quattro ruote non si è fatto attendere.

Auto, il ministro Adolfo Urso attacca il green deal

All’indomani dei dati che vi abbiamo snocciolato poco fa, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha commentato la situazione, mandando un chiaro messaggio all’Europa: “L’Unione Europea obbliga l’industria a produrre ed a vendere meno auto con motore endotermico. Per tale ragione, stiamo assistendo alla chiusura di stabilimenti, cosa che, a propria volta, causa il licenziamento o la cassa integrazione degli operai, questa è la follia del green deal. Serve cambiare strada, in modo da poter raggiungere l’obiettivo di una piena decarbonizzazione in Europa, un target che oggi è sempre più ambizioso“.

Adolfo Urso attacco all'Europa
Adolfo Urso ministro delle Imprese (ANSA) – Derapate.it

Secondo Urso, occorre arrivare a quella data con un’industria ben più solida rispetto ad oggi: “Vogliamo arrivare al 2035 con un’industria che possa essere competitiva e con lavoratori in grado di portare a casa lo stipendio“. Al momento, la situazione che viviamo in Italia non è certo stabile, con gli operai che sono sul piede di guerra nei vari stabilimenti. La produzione e le vendite continuano a rallentare, e l’unica speranza è che si torni a realizzare più modelli termici che possano apparire più vicini alle aspettative ed alle possibilità dei vari clienti.

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