Da quando FCA si è legata a PSA e ha creato il Gruppo Stellantis sono avvenuti nei cambiamenti epocali nei vari brand del portfolio del colosso francese.
L’industria italiana ha svenduto tantissimi marchi con l’idea che all’estero potessero nascere opportunità di crescita maggiori. Grandi brand sono crollati a causa di una politica che non ha pagato. C’è chi, invece, ha trovato nuova linfa come il marchio Lamborghini o la stessa Ducati che sotto la gestione del Gruppo VW hanno fatto enormi progressi.
Abbiamo parlato di eccellenze che non sono soggette a crisi immediate, elettrico permettendo. Vi sono realtà aziendali che sono crollate, invece, in una crisi profonda, come Abarth e Maserati. La holding multinazionale olandese è in grave difficoltà a causa di un crollo delle vendite a causa di decisioni poco ortodosse. Le scelte, ovviamente, hanno una diretta ricaduta su alcuni marchi. C’è l’esigenza di portare dei numeri, perché oramai tutti i costruttori sono incatenati tra loro in una tenaglia che non sta facendo il bene della proprietà che detta legge. Una volta che a comandare sono le leggi del mercato nessuno più è al sicuro.
La Maserati è in caduta libera ed anche l’Alfa Romeo ha visto un netto calo nel 2024, mentre la nuova Ypsilon non ha permesso il rilancio del brand Lancia. C’è una forte impazienza ai piani alti e determinati problemi non verranno risolti in un lampo. Si rischia la chiusura o la vendita di realtà che hanno una lunga storia nell’Automotive. Intanto, Stellantis ha dovuto vendere un’altra società di cui era proprietaria.
L’Unione Europea ha approvato la vendita da parte del colosso italo-francese della società italiana Comau, che è impegnata nell’automazione industriale e che, dalla holding multinazionale olandese, è transitata nel fondo americano One Equity Partners. Un altro caso di vendita a una proprietà straniera, come è accaduto con moltissime realtà aziendali nostrane.
Comau si occupa di progettare e produrre sistemi robotici e linee di assemblaggio di ultima generazione ed era una risorsa strategica per il major italo-francese. One Equity Partners ha preso il controllo del 50,1% del capitale sociale di Comau, con la controllata di John Elkann che manterrà il restante 49,9% in Oep Heron BidCo.
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