Per la Toyota arriva una notizia non certo positiva, che si aggiunge ad un periodo già ricco di polemiche. Ecco cosa è accaduto.
La Toyota ha dovuto affrontare non poche polemiche a seguito dello scandalo certificazioni degli ultimi mesi, che, almeno in piccola parte, ha ricordato il dieselgate che mise in ginocchio la Volkswagen ed il motore diesel nel 2015. Per il resto, in queste settimane la casa giapponese ha rinnovato la propria fiducia nelle auto ibride, che ormai senza alcun dubbio rappresenteranno la totalità della gamma nordamericana del colosso nipponico nei prossimi anni. Ed è confermato anche un notevole impegno sull’idrogeno, tecnologia nella quale si crede parecchio.
Tuttavia, la Toyota dovrà ora affrontare una nuova campagnia di richiamo, che ha colpito un’auto molto popolare oltreoceano, ma che dalle nostre parti non è in vendita. I richiami auto sono ormai all’ordine del giorno, a causa di una qualità costruttiva dei modelli che, rispetto al passato, pare essere letteralmente precipitata, ponendo i clienti a serio rischio di incidenti e brutte sorprese al volante. Andiamo ad analizzare una situazione a dir poco pazzesca.
Toyota, richiama la Sequoia
Ancora una volta, la Toyota è stata costretta ad indire una campagna di richiamo, una bella tegola sul fronte economico e della propria immagine. Il tutto riguarda ben 43.395 veicoli negli USA, e l’auto colpita è la Sequoia, un vero e proprio mostro della strada, molto in voga oltreoceano. Secondo quanto riportato sul sito web “Carscoops.com“, il problema riguarda la copertura del gancio di traino, che potrebbe cadere durante la guida, provocando pericoli ingenti.
Il materiale che collega le due parti, secondo quanto reso noto dalla casa giapponese, non è così resistente, ed è per questo che sarà importante intervenire per risolvere il problema. La Toyota ha parlato di grave pericolo per chi si mette alla guida, lasciando intendere che sino alla risoluzione del problema, è consigliabile non mettersi al volante di questo modello. Le versioni coinvolte sono state prodotte tra il 31 di agosto del 2022 ed il 23 di luglio del 2024, e la speranza è che il tutto possa risolversi senza brutti incidenti.