Codice della Strada, approvata la nuova legge: strette severissime, cosa cambierà in strada

Il Governo ha deciso: potranno cambiare tante cose. Con la nuova legge arriva la nuova stretta

Il nuovo Codice della Strada è pronto a passare al Senato per l’approvazione finale, come spesso accade, non senza polemiche in merito. La macchina burocratica, nel mentre, si è messa ufficialmente in moto. Nella giornata dello scorso 27 marzo, infatti, la Camera dei Deputati ha, direttamente da Roma, dato il via libera al disegno di legge, approvandolo con 163 voti favorevoli e 107 contrari. Ora, se non si dovessero avvenire modifiche di sostanza al testo, potrebbe portare all’entrata in vigore delle nuove norme già potenzialmente prima dell’estate.

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Il governo prepara la stretta (AnsaFoto) – Derapate

Nel mirino soprattutto chi guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, chi guida col telefonino in mano rischia fino a 1.000 euro Tutte situazioni che andranno in peggioramento nel momento in cui la persona fermata sarà recidivo rispetto a uno dei reati alla guida eventualmente contestati. Nel mirino, tra le altre cose, anche limitazioni per neopatentati alle multe per eccesso di velocità, regolamentazione dell’uso dei monopattini e, addirittura, l’abbandono degli animali, purtroppo piaga spesso diffusa soprattutto nei mesi estivi. Ovviamente, sarà bene conoscere nel dettaglio tutte le novità, anche al fine di non avere alcun tipo di brutta sorpresa. Nel paragrafo che segue, proveremo a scendere nei dettagli.

Rivoluzione totale: ecco cosa cambierà…

Va da sé, che gli aspetti più interessanti e dirimenti, oltre che riguardanti gli eventuali “reati da strada” più comuni, riguardano il consumo di alcool e droghe.  Le disposizioni in merito, saranno riviste, in caso di approvazione “al rialzo”. Chi viene trovato al volante con uno tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro verrà sanzionato con una multa compresa tra 573 e 2.170 euro, oltre alla sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se a un automobilista viene riscontrato un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 grammi per litro la sanzione può prevedere anche l’arresto fino a 6 mesi e ammenda da 800 a 3.200 euro.

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Il governo prepara la stretta (AnsaFoto) – Derapate

Inoltre, sulla patente della persona punita in questione, verrà apposto un codice che indicare che quel conducente non può più bere prima di mettersi alla guida (zero alcool, quindi). Ma c’è di più: nel momento in cui verrà rilevato un tasso più alto di 1,5 grammi per litro le nuove norme prevedono l’arresto da 6 mesi e un anno, l’ammenda da 1.500 a 6.000 euro e la sospensione della patente da uno a due anni. La grande novità oggetto di limitazione, però, è un’altra. Ci si potrà mettere solo al volante di veicoli dotati di un dispositivo per cui, il guidatore, prima di accendere la macchina, deve soffiare nell’apparecchio. Se viene rilevato una qualsiasi traccia di fonte alcoolica nel fiato, la macchina non partirà.

Occhio, poi, al discorso droghe. Rispetto alle norme attuali, che vedono lo “stato di alterazione” per definire il reato di guida sotto l’effetto di droghe, ora basterà essere risultare positivi al test per accertare la presenza di sostanze nell’organismo.

Se sei solito avere il telefono in mano e pensi di poterla fare sempre franca, occhio alle conseguenze. A fronte di una prima violazione, te la potrai “cavare” con 250 euro con una sospensione della patente compresa tra 15 giorni e due mesi e la perdita di cinque punti. Nella seconda situazione, la sanzione sale a 350 euro e i punti decurtati saranno da 8 a 10, con la licenza di guida sospesa per almeno un mese

Un’altra novità di primo livello riguarda il foglio rosa. Se prima era sufficiente superare il famoso “quiz” a scelta multipla, prima di avere il foglio rosa sarà, ora, necessario, un numero minimo di esercitazioni in autostrada o su strade extraurbane e in condizione di visione notturna. I dettagli saranno definiti con un decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La questione, ovviamente, ha già sollevato grande preoccupazione, soprattutto con nel mirino l’eccessiva burocrazia che la cosa richiede.

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