Il diesel diventa green: così puoi tornare a circolare, un’idea meravigliosa

Si può trasformare un’auto diesel in una a zero emissioni? La risposta l’ha fornita un’azienda italiana. Ecco come.

Il 2035 è una data ben presente nella mente di tutti gli automobilisti.  Da quel momento non potranno più essere messi in circolazione veicoli a gasolio, ibridi o a benzina, a meno che questa non sia sintetica o proveniente da scarti alimentari. A fronte di tale provvedimento decretato dalla Commissione Europea molte Case automobilistiche si sono orientate verso la produzione prevalente di auto elettriche che oggi, accompagnano l’offerta o rappresentano l’unica opzione.

Diesel, come diminuire le emissioni
Nuova svolta per il diesel (Derapate)

Se dunque molti costruttori si sono fatti una ragione di quello che sarà il futuro, c’è qualcuno che continua a voler fare una chance all’alimentazione delle auto per come l’abbiamo conosciuta finora.

Diesel non inquinante, così è possibile

In particolare un’azienda italiana si è occupata del destino del demonizzato diesel, ritenuto attualmente il nemico numero uno dell’aria pulita e respirabile. A Sansepolcro, in Toscana, la Eco World Gas si è posta l’interrogativo su come salvarlo e renderlo meno carico di anidride carbonica nociva.

Effettivamente non si tratta di un’impresa facilissima visto che se ci si imbatte in questo genere di macchine, specialmente quelle un po’ più datate, ci si rende conto di quanto importanti siano le emissioni nocive provenienti dagli scarichi, dalla nuvola nera che fuoriesce, o dall’odore non proprio piacevole.

Dunque per fronteggiare il problema, la compagnia di cui sopra,  ha dato vita ad una miscela approvata dal Ministero dei Trasporti nel rispetto delle modalità specificate dalla circolare 220/ME/C2, che prevede la presenza al 60% di gasolio e al 40% di GPL. Il tutto con il beneficio di un calo drastico delle polveri sottili quantificato al 70%, al 30% per quanto concerne la CO2 e al 20% relativamente all’azoto Nox.

Diesel, studio della Eco World Gas
Diesel, la soluzione arriva dalla Toscana (Canva) Derapate.it

Da quanto si apprende l’esperimento sarebbe stato effettuato con successo in diverse città del nord, tra cui Milano, Padova, Vicenza e Torino. E giusto che abbiamo nominato il capoluogo sabaudo, il caso del Piemonte è particolarmente significativo, in quanto la scorsa estate si è trovato a vivere un momento di impasse.

Proprio ad agosto una direttiva aveva imposto la messa al bando a partire praticamente da subito, di tutti i mezzi a gasolio, fino alla classe Euro 5 compresa, in buona parta delle province della regione e altresì nelle realtà più piccole. Tuttavia, a seguito delle numerose proteste, il Consiglio dei Ministri, aveva deciso di congelare il provvedimento facendolo slittare al 2025.

Allora i critici sostennero che era impossibile, se non indelicato mettere tante famiglie  davanti all’obbligo, dall’oggi a domani, di dover cambiare macchina per rientrare nelle regole.

Ed è esattamente partendo da questo tipo di problematica che si è sviluppato il lavoro della EWG. Alla luce del fatto che, stando ai loro dati, sulle strade italiane circolano 37 milioni di veicoli diesel ad alte emissioni, rinnovare il parco auto nel giro di poco tempo non sarebbe fattibile.

Sul tema si è espresso anche Palazzo Vecchio che ha accolto bene lo studio, ma si è lavato le mani per eventuali impedimenti governativi, sostenendo che l’unico suo potere è quello di concedere deroghe a chi lavoro che una vettura inquinante.

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