20 centesimi al kWh: crollano le tariffe di ricarica, è cambiato tutto

La ricarica elettrica fa parlare sempre di sé, e anche stavolta le cose sono andate esattamente in questo modo.

La transizione elettrica è ormai una realtà con la quale tutte le aziende devono fare i conti. Mancano poco più di 10 anni al 2035, anno scelto dall’Unione Europea e da molti Paesi degli Stati Uniti d’America come quello del cambiamento definitivo. Si va dunque verso l’addio dei cosiddetti veicoli tradizionali, con i principali marchi destinati a cessare la produzione di automobili a diesel e benzina.

crollano le tariffe
Crollano le tariffe (Derapate)

L’elettrico, ad ogni modo, non sembra ancora convincere completamente gli automobilisti, e anche nel nostro paese fa fatica a prendere definitivamente piede. Tra i fattori che destano maggiore perplessità c’è sicuramente la paura di avere complicazione nella ricarica della macchina, con le colonnine di ricarica che non ancora così diffuse. Potrebbe però presto arrivare un grosso incentivo.

Ricarica elettrica, adesso cambia tutto: che novità

Ionity ha provato negli scorsi giorni a proporre tariffe diverse a seconda del luogo. In determinate stazioni di ricarica, infatti, i prezzi sono stati abbassati, viceversa altre hanno subito il trattamento inverso con prezzi più alti.  Il test, durato fino al 27 novembre, si è svolto in Germania, dove 6 stazioni di ricarica hanno offerto il servizio al prezzo di 0,89 euro al kWh. In altre 12 stazioni, invece, il prezzo di ricarica è stato più basso (0,45€ al kWh).

ricarica auto elettrica ionity
Ricarica auto elettriche (derapate.it – Canva)

Anche in Olanda è stato testato questo interessante sistema, con le stazioni che hanno avuto un costo di 0,40 o 0,20 € a kWh. Mentre in Norvegia, Danimarca e Svezia il calo del prezzo è stato addirittura del 50%. In Inghilterra invece il costo è aumentato leggermente in 8 stazioni. Ma perché queste novità? Si tratterebbe di una campagna promozionale che l’azienda sta portando avanti per sondare il terreno e valutare diverse modalità di tariffa e quale soluzione possa essere la migliore. Magari per capire quale sia la più adatta all’azienda e ai clienti.

E in effetti, guarda caso, una società di consulenza commissionata sta esaminando i vari modelli di prezzo; Al vaglio sarebbero diverse soluzioni, come il pagamento di 1 o 2 € all’attivazione della sessione di ricarica o l’attivazione di una carta fedeltà. E l’Italia? Al momento nessuna stazione di ricarica targata Ionity è stata coinvolta in questo test, anche se in futuro anche  all’interno del territorio italiano le cose potrebbero cambiare in tal senso. A prescindere, si tratta di una notizia senz’altro interessante. Non resta altro da fare che aspettare e vedere cosa accadrà nei mesi a venire. Sperando che, ovviamente, le ricariche siano sempre più convenienti per gli automobilisti che le adoperano.

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