Il Governo è pronto a cambiare le modalità con cui si consegue la patente e la detrazione dei punti in caso di sanzione, ma sarà davvero un bene per tutti?
Non è così raro che il Governo arrivi a modificare le normative in vigore se ravvede la necessità di un inasprimento delle regole su un determinato tema. Da questo non può essere certamente escluso il Codice della Strada, che nasce con l’obiettivo di rendere più sicuri gli spostamenti di tutti. Anzi, in questo caso le modifiche tendono a essere quasi periodiche, soprattutto in riferimento ad alcuni modi di agire che possono essere frequenti ma allo stesso tempo rischiosi. 
Questa volta, però, l’idea a cui sta pensando l’esecutivo, e in modo particolare il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, riguarderebbe la modalità con cui si consegue la patente e il sistema di decurtazione dei punti, introdotto ormai da tempo per cercare di rendere chi è al volante più coscienzioso. La svolta sembra essere a un passo.
Le regole per la patente stanno per cambiare
Tutelare la sicurezza di chi circola sulle nostre strade non può che essere fondamentale per il governo, convinto che sia necessario agire in maniera tempestiva, sulla base dei numeri, che risultano essere poco incoraggianti. Solo nel 2022, infatti, ci sono stati 3.159 morti e 223.475 feriti sulle strade italiane. La strada che dovrebbe portare ad azzerarli entro il 2050 o almeno a dimezzarli entro il 2030 sembra quindi ancora lontana, proprio per questo è fondamentale non perdere tempo e rendere le regole più rigide.
Una delle modifiche pensate da Salvini riguarda uno dei pochi ambiti che risulta essere inalterato da anni, l’esame della patente. Fino ad ora questo è stato considerato quasi una roccaforte, convinti che sia invece necessario agire sulla consapevolezza di chi è alla guida ogni giorno, ma evidentemente anche questo non sembra essere bastato. Nemmeno la prospettiva di vedersi decurtati diversi punti dalla licenza sembra avere avuto un effetto tangibile, quindi non è più concepibile assistere alla situazione in modo passivo. 
“L’esame per la patente prevede troppa teoria e poca pratica – ha detto il Ministro in occasione della sua presenza al convegno sulla sicurezza stradale organizzato da Anas, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Comitato italiano dell’Associazione Mondiale della Strada -. La patente a punti sembra avere avuto un effetto dissuasivo nei primi anni, ora invece sembra avere perso parte della sua efficacia. Oggi gli automobilisti con meno di 5 punti sono meno del 5%“. Entrambi gli aspetti potrebbero quindi subire a breve novità importanti.
Altre novità in arrivo
I cambiamenti a cui sta pensando il governo non dovrebbero però riguardare solo il sistema con cui si ottiene la patente o la decurtazione dei punti. Non si può prescindere, come accaduto spesso finora, dalla modifica di alcune norme del Codice della Strada, in riferimento ad alcuni comportamenti che dovrebbero diventare più scrupolosi.
Una delle azioni che continua a essere diffusa, come se non ci fosse la consapevolezza di come questa possa essere rischiosa, è la guida tenendo lo smartphone tra le mani, oltre che dopo avere bevuto qualche bicchiere di troppo.
“Non saranno rivisti i limiti dei tassi alcolemici, ma saranno inasprite le sanzioni per i recidivi e per i neopatentati, dato che rappresentano il 64% delle vittime negli incidenti fatali – ha precisato Salvini -. L’utilizzo dello smartphone è il primo problema. Stiamo lavorando anche per aumentare la sicurezza stradale anche sulle due ruote”.
