Bollo auto 2023, fate attenzione: tutto quello che bisogna sapere prima di pagare

Si tratta di una delle tasse più mal digerite dagli automobilisti. Ecco tutti i dettagli su quando pagarlo ed eventuali esenzioni.

Ha scadenza annuale, per cui non si può sfuggire. Parliamo del bollo auto. La tassa sul possesso del veicolo che ogni 365 giorni si è tenuti a versare. La tariffa non è fissa e varia a seconda della tipologia del mezzo, della sua cilindrata e potenza, ma altresì dalla tassa regionale che varia a seconda del luogo.

Bollo auto, quando va pagato
Quando pagare il bollo auto (Pixabay) – Derapate.it

Ma quando sappiamo che è giunto il momento di pagare? Nel caso abbiamo appena immatricolato la vettura, il bollo andrà saldato entro il termine del mese stesso. Solo se la registrazione è avvenuta negli ultimi quindi giorni si potrà procrastinare la spesa al termine del mese successivo alla scadenza, ovvero esattamente come accade normalmente. In pratica se la tassa scade al 30 aprile, si avrà tempo fino al 31 maggio.

Per qualunque dubbio si può comunque consultare il sito dell’ACI dove sono presenti tutte le informazioni utili e dove è possibile procedere al pagamento. Il servizio si chiama Bollonet ed è accessibile tramite SPID o CIE. Eventualmente ci si può recare di persona prezzo le delegazioni dell’Automobile Club, Poste Italiane e rivendite Mooney.

Bollo auto, come funziona

Per sapere in anticipo di che morte bisognerà morire, basta inserire nei campi dove è richiesto il tipo di autovettura, la regione di residenza e la targa. Il sistema in automatico produrrà l’importo dovuto e la deadline. Come detto  a fare fede è la data di immatricolazione. L’emolumento deve essere versato entro il termine del mese dell’avvenuta registrazione.

Ma cosa succede se abbiamo acquistato un mezzo usato direttamente da un concessionario? In questo caso le strade sono due. L’operatore potrebbe aver chiesto l’esenzione per il veicolo in causa. Per cui decade la questione immatricolazione e vale solo la data di passaggio di proprietà. Oppure potrebbe non averla domandata e allora in questo caso vale la regola del mezzo già immatricolato, per cui il bollo andrà pagato regolarmente entro il termine del mese successivo.

All’inizio dell’approfondimento abbiamo parlato di una somma variabile, ovvero quella imposta dalla regione di appartenenza. Ebbene, qui c’è uno schema abbastanza semplice per capire come orientarsi. Se si è in possesso di un veicolo Euro 0, si parla 3 euro a kW fino a 100 kW e 4,5 euro in più per ogni kW in eccedenza. Con una Euro 1 si devono versare 2,9 euro fino a 100 kW, e 4,35 euro per ogni kW in più.

Bollo auto, chi deve pagarlo
Quando costa il bollo auto (Pixabay) – Derapate.it

Le Euro 2 richiedono 2,8 euro di spesa fino a 100 kW e 4,2 euro per ogni kW in eccesso. Per le Euro 3 la cifra è fissata a 2,7 euro fino a 100 kW e 4,05 sempre per ogni kW extra. Infine, per le categorie con meno emissioni, ovvero le Euro 4, 5 e 0, il tot da pagare scende a 2,58 a kW, e a 3,87 per ogni kW in più.

Se si possiede un’automobile dalle alte prestazioni come possono essere le supercar in stile Ferrari e Lamborghini, l’aggravio sarà di 20 euro in più per ogni kW di potenza a partire dai 185 kW.

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