I dispositivi di sicurezza sono tra gli elementi più importanti nei nostri veicoli. E’ recente la notizia di alcuni airbag a rischio
I sistemi di protezione airbag sono dei cuscini salvavita installati all’interno del volante, della plancia, dei sedili, per proteggere i passeggeri dagli urti in caso di incidente stradale. Quindi il collaudo e il corretto funzionamento di questi dispositivi è una prerogativa fondamentale oltre la quale non si può assolutamente prescindere.
Quindi quando si sentono di problemi legati a questi sistemi, scatta l’allarme e si cerca di trovare celermente una soluzione. Di recente un allarme sul funzionamento dell’airbag è scattato negli USA, dove si sta pensando il richiamo di milioni di dispositivi airbag, per un potenziale difetto di fabbrica.
Negli USA sta avvenendo una vera lotta tra l’Nhtsa (l’agenzia governativa statunitense per la sicurezza nei trasporti) e l’ARC Automotive, uno dei più grandi fornitori nell’industria automobilistica. L’agenzia federale ha richiesto formalmente il ritiro di 67 milioni di dispositivi airbag a causa di un difetto ai gonfiatori, realizzati principalmente dall’ARC ma anche da un altro partner, la Delphi. Questi difetti secondo l’Nhtsa potrebbero portare a ‘rischi irragionevoli di morte e lesioni’ per tutti gli automobilisti.
Il problema è che l’azienda di fornitura con sede nel Tennessee, ha rifiutato questa istanza, asserendo che dopo aver effettuato dei test, non ha riscontrato alcun difetto che giustifichi questo tipo di provvedimento.
Secondo l’agenzia federale, i dispositivi che devono essere ritirati sono stati prodotti nell’arco degli ultimi 18 anni e messi sul mercato statunitense a disposizione di grandi marchi del settore, tra questi possiamo annoverare Stellantis, BMW, Hyundai, Kia e la General Motors.
Proprio la General Motors, in seguito ad un incidente avvenuto lo scorso marzo ad un guidatore, dovuto ad una rottura del gonfiatore, provocandogli varie lesioni facciali, ha deciso di richiamare circa un milioni di vetture equipaggiate con i dispositivi ARC.
Proprio questo rischio è stato denunciato dall’Nhtsa, che ritiene alta la possibilità di lesioni dovute a schegge di metallo. Dodici case automobilistiche hanno adottato questi dispositivi ma nessuna, secondo ARC ha determinato l’esistenza di difetti sistemici dei dispositivi airbag, asserendo che l’Nhtsa si stia basando su solo sette casi di rottura del cuscinetto salvavita.
L’agenzia governativa ha allora inoltrato la richiesta a ARC di dimostrare con dati e fatti che i gonfiatori non siano in realtà difettosi. ARC si è detta disponibile ha continuare la collaborazione con Nhtsa e con tutti i costruttori, per valutare e risolvere le criticità dovute al malfunzionamento dei propri dispositivi.
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