ADAS su auto e mezzi pesanti: ecco l’ultima trovata per proteggere pedoni e ciclisti

I molti incidenti stradali dell’ultimo periodo suggeriscono che qualcosa debba essere cambiato. Tra le soluzioni adas su auto e camion.

Quello che sta accadendo in Italia dovrebbe mettere tutti in allarme. Non passa giorno che non ci siano notizie di persone, che siano esse pedoni, ciclisti o su monopattino, investite da auto e mezzi pesanti. E’ chiara dunque l’esigenza di un intervento per mettere un punto fine a questa intuile strage. Nel nostro approfondimento cercheremo di capire quanto la tecnologia potrebbe essere utile in questo senso.

Nuovi ADAS in arrivo (AdobeStock)
Derapate.it (AdobeStock)

Sui veicoli di utilimissima generazione sono inseriti i cosidetti ADAS (Sistemi Avanzati di Assistenza alla Guida). Il loro compito è proprio quello di contribuire all’aumento della sicurezza e di dare una mano all’automobilista nel districarsi nelle complesse congestioni del traffico di tutti i giorni.

Come detto si tratta di ausili presenti sui mezzi di nuova immatricolazione, mentre restano scoperti quelli più vecchi.

Incidenti auto, quali ADAS posso scongiurarli

Lo strumento più diffuso è la Frenata Automatica d’Emergenza. Il veicolo, grazie alla combinazione dell’immagini registrate da telecamere, sensori e radar capaci di individuare ostacoli durante il movimento, dapprima avvisa il conducente con un segnale acustico e poi, eventualmente, rallenta in maniera autonoma.

I sistemi più avanzati sono in grado di individuare non solo altre vetture, ma pure le biciclette e i pedoni. Obbligatorio dal 2020 sulle auto di nuova omologazione, dal 2022 lo è pure per quelle neo-immatricolate.

Altro elemento importantissimo, è il Monitoraggio dell’Angolo Cieco. Ciò è possibile attraverso una serie di sensori disseminati sull’autovettura che annullano i limiti di visibilità del guidatore. Permette di vigiliare su zone normalmente inacessibili. E non appena intercettato qualcosa di anomalo avverte illuminando una spia posizionata sul retrovisore o via allarmi o vibrazioni sul volante.

Il sistema di Frenata Automatica in Retromarcia è un’evoluzione della telecamera di parcheggio. Attraverso un radar posto sul posteriore viene monitorato il traffico laterale. Se viene rilevato qualcuno in avvicinamento viene emesso un avviso. Ed eventualmente, se viene percepita una collisione imminente, può arrestare l’uscita dal parcheggio.

I dispositivi per la visione notturna non sono certo una novità. Ma in passato erano particolarmente onerosi, motivo per cui si potevano trovare solamente sui veicoli di alta gamma. Ultimamente il loro prezzo è calato sensibilmente e sono inseriti pure sulle macchine di segmento medio. Il loro funzionamento è legato a telecamere ad infrarossi, radar e sensori posizionati sull’area anteriore. Questi sono in grado di percepire persone, animali e mezzi a due ruote sia in condizioni di buio, sia di maltempo. Le immagini sono proiettate sulla strumentazione di bordo e alla bisogna si attiva la segnalazione.

Cosa prevede la legge per i camion

Per quanto concerne gli automezzi, il regolamento europeo in vigore da luglio 2022 decreta una serie di obblighi volti alla protezione degli utenti stradali più vulnerabili. Nello specifico gli autocarri e gli autobus di nuova generazione, oltre a dover rispettare i requisiti complessivi e possedere aiuti come l’avviso di deviazione dalla corsia, o la frenata di emergenza, devono saper rilevare la presenza di pedoni e ciclisti, con annesso sistema di segnalazione così da evitare impatti. Ed essere progettata in una maniera che riduca gli angoli ciechi anteriormente e di fianco al guidatore.

I limiti della normativa riguardano la sua circoscrizione ai veicoli di nuova omologazione, saltando pié pari quelli già circolanti e dunque immatricolati da un tot di tempo. Stando ai dati dello scorso anno, nello Stivale, i mezzi pesanti con meno di cinque anni sulle spalle sono meno del 20%. Hanno invece tra le cinque e le quindici primavere il 30%. E più del 50% è over quindici.

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