Quanti cavalli aveva la prima vettura di F1? Ecco a quanti km/h poteva andare

Dal 1950 a oggi la F1 ha subito diversi cambiamenti, ma non credereste mai a quanti cavalli aveva la prima storica monoposto.

Il mondo della F1 è cambiato radicalmente negli ultimi anni, con le monoposto che sono tornate con il vecchio effetto suolo che era in auge negli anni 80. Pochi però si ricordano delle primissime monoposto, quelle dell’inizio degli anni ’50, e allora diamo uno sguardo alle caratteristiche della storica Alfa Romeo 158, la prima a vincere un Mondiale.

Alfa Romeo 158
Alfa Romeo 158 (Fonte: Adobe)

Come si può facilmente notare le caratteristiche fisionomiche sono completamente diverse rispetto a quelle attuali. Al tempo venivano considerate come dei piccoli razzi, con l’attenzione all’aerodinamica che era davvero minima.

L’Alfa Romeo 158 entrò nella storia per avere letteralmente dominato in lungo e in largo il primo Mondiale di F1 al 1950, ma oggi non potrebbe gareggiare nemmeno nelle competizioni regionali. Si tratta infatti di un’automobile che montava un semplicissimo V8 da 1500 di cilindrata, con al suo interno la miseria di 195 cavalli.

Questa è stata la prima versione portata in pista addirittura nel 1937, mentre in occasione del Mondiale del 1950, la vettura arrivò fino a 350 cavalli.

Stiamo comunque parlando di una potenza nettamente inferiore rispetto a quelle odierne, meno della metà delle monoposto attuali. Questo motore dava nel 1950 l’opportunità di poter sfrecciare in pista fino ad una velocità massima di 280 km/h.

La differenza dunque con le automobili odierne è indicativamente tra i 70 e gli 80 km/h in favore delle F1 del 2023, basti pensare come duranti rettilinei del Gran Premio di Azerbaijan si toccano punte di 340 km/h.

Alfa Romeo 158: invincibile con i suoi 350 cavalli

Fa sorridere scoprire come nel 1950 la Alfa Romeo 158 venisse considerata come la migliore automobile mai realizzata nel mondo delle corse. Rispetto alle automobili odierne era davvero limitata anche la differenza tra le marce, infatti avevo un cambio solamente di quattro rapporti.

Nonostante questo però in quell’edizione fu un dominio assoluto suddiviso tra Juan Manuel Fangio e Nino Farina. L’argentino e l’italiano che vinsero tutte le gare di quel Mondiale in maniera agevole.

Purtroppo l’Alfa Romeo 158 non ebbe modo di vincere ufficialmente il titolo di quella stagione. La casa milanese decise infatti per l’ultima gara a Monza di far correre i suoi piloti con la nuova variante: l’Alfa Romeo 159.

Si trattava di un modello decisamente più performante, infatti la sua potenza venne portata addirittura 425 cavalli. Nel circuito brianzola a beneficiarne fu l’italiano Farina che si laureò per la prima volta campione del mondo. Un’auto mitica che ha fatto la storia e che ha permesso di arrivare agli sviluppi tecnologici odierni.

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