“Non voglio pagare il pedaggio” Attimi di terrore al casello: succede di tutto

Attimi di terrore al casello autostradale: un automobilista non ha voluto pagare il pedaggio, succede di tutto.

Rimanere bloccati nel traffico in auto è una delle cose in assoluto più snervanti che ci possano essere. Il tempo perso alle volte provoca grande nervosismo, proprio come è successo al protagonista di questa vicenda che al casello non ci ha più visto.

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Derapate.it

Stiamo parlando di Massimo Pazzaglini, un uomo che ormai è diventato noto ai più nel mondo di internet, e in particolare di Facebook. Il comico emiliano ha aperto un canale su questo social che prevede oltre 200 mila follower e proprio al suo interno ha caricato un video non proprio gioioso.

Al termine di un lungo ed estenuante viaggio in autostrada, ha dovuto subire una serie incredibile di rallentamenti che lo hanno portato ad avere due ore di ritardo. Il risultato è stato che di fronte allo sportello dove pagare il pedaggio ha richiesto assistenza.

Con un linguaggio colorito ha voluto spiegare le proprie ragioni, mettendo in chiaro come dal suo punto di vista non potesse essere accettato un ritardo sulla tabella di marcia così evidente.

Il lavoro più ingente era presente in seguito al restringimento di una delle tre corsie che avrebbero dovuto portare all’uscita di Arenzano, in provincia di Genova. Il video è davvero molto divertente, ma la domanda che sorge spontanea è questa: ha ragione a richiedere l’indennizzo o no?

Pazzaglini chiede il risarcimento del pedaggio: ha ragione?

Ci sono effettivamente dei casi dove è giustificato il risarcimento da parte dello Stato per dei ritardi dovuti ai lavori in corso. L’ASPI, Assicurazione Sociale Per l’Impiego, ha stanziato un fondo di 250 milioni di Euro per poter risarcire gli automobilisti in queste evenienze.

Ricordiamo come questi risarcimenti possono avvenire solamente in caso di lavori che vengono svolti sull’autostrada. Se doveste essere imbottigliati nel traffico a causa di un incidente, scordatevi il rimborso.

Tutti gli automobilisti possono richiedere questo risarcimento, o tramite l‘App Free to X, oppure direttamente sul Telepass. Ci sono però dei regolamenti particolari da tenere in considerazione prima di richiedere indietro i propri soldi.

Prima di tutto ci potrà essere un rimborso che parte da un ritardo di 10 minuti, ma il calcolo avverrà con una velocità media di 100 km/h, dunque ben al di sotto del limite. Se a causa di lavori ci dovesse essere stato un ritardo dimostrabile, allora si avrà il 25% di sconto.

Il valore aumenterà al 50% per dei ritardi che sono compresi tra i 30 e i 45 minuti, ma dovranno essere delle tratte che superano almeno i 50 km.

Si avrà invece sempre diritto al rimborso completo nel momento in cui si attraversa una tratta e ci saranno almeno 29 chilometri di lavori durante la strada da percorrere. Dunque ha ragione Pazzaglini a chiedere il rimborso?

Pazzaglini casello
Pazzaglini casello (Fonte: Facebook)

In questa circostanza sembrerebbe di sì, perché se dovesse essere effettivamente constatato il ritardo di due ore si avrà modo di richiedere un rimborso. Detto questo ci saranno tutte le valutazioni del caso da dover fare e nonostante il video sia fatto per far divertire, la povera assistente del casello non ha colpe o meriti per il rimborso.

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