Blocco del Comune sulla proprietà privata “non si potrà più parcheggiare”, multe da capogiro

La proprietà privata è da tempo uno dei dogmi della nostra società, nonostante questo non tutti hanno ancora capito come funziona.

Quando si va in macchine in tante occasioni non riusciamo più a trovare il bandolo della matassa. Ci ritroviamo così in delle strade quasi disperse e in mezzo al nulla dove alle volte capita anche di trovarsi una scritta con “proprietà privata“. Come ci si deve comportare a quel punto?

Divieto di sosta in strada privata
Divieto di sosta – Derapate.it

Prima di tutto partiamo dl presupposto che il concetto di proprietà privata viene stanziato nell’Articolo 2 del Codice della strada. Attenzione però, perché una strada con la scritta “proprietà privata” è sempre a uso pubblico.

Questo dunque fa sì che possa essere percorsa sempre da chiunque, basti che non ci sia un ostacolo oppure il “divieto di accesso“. Per proprietà privata in questo caso si intende una strada che è adibita solamente a delle particolari categorie, come per esempio le auto, i pedoni oppure anche gli animali.

Naturalmente non tutte le strade possono essere definite di proprietà privata. In questa lista non possono rientrare i tratti che si trovano all’interno di un luogo abitato e nemmeno nella zona con degli edifici o con delle aree di parcheggio.

Si trattano di strade che sono adibite solamente al passaggio all’interno di una abitazione, ma nonostante questo le regole saranno le stesse del Codice della Strada e la manutenzione sarà sempre in mano al Comune.

A questo punto però sorge un dubbio: come poter difendere il diritto di proprietà privata? Per poterlo fare sarà necessario presentare al Comune la richiesta per il “divieto di accesso” in modo tale da segnare una linea di demarcazione.

Divieto d’accesso per la proprietà privata: cosa fare

Nel punto esatto in cui dovesse essere segnato il cartello di “divieto d’accesso” sarà dunque impossibile attraversare la strada. Quel segnale infatti sta a significare che si chiude definitivamente l’accesso a terzi.

Dunque, dopo aver fatto la richiesta al Comune per il cambiamento della denominazione della strada, si dovrà far verificare che la strada non presenti collegamenti con altre abitazioni.

Nel caso in cui ci fossero più proprietà, allora la strada rimarrà di proprietà privata, ma se dovesse essere stabilito che la strada ha il solo scopo di collegare una abitazione alle strade principali, allora potrà avere l’autorizzazione per il “divieto di accesso”.

Si può soprassedere al “divieto di accesso”? Si, ecco come

Nonostante in questo caso la Legge sia molto più restringente, in realtà è ben diverso il caso legato al concetto di “divieto d’accesso” rispetto alla classica proprietà privata. La strada ricordiamo che rimane sempre ad uso pubblico.

Se per qualsiasi motivo una persona dovesse essere obbligata a percorrere quella strada per motivi di emergenza, allora non ci sarebbe il benché minimo problema a oltrepassare il cartello senza conseguenze.

Stesso discorso se il passaggio avviene in maniere saltuaria e per necessità, allora non avverrà nessuna multa. Attenzione però, perché nel momento in cui il proprietario dovesse notare un vostro eccessivo utilizzo della strada privata, allora potrebbe richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine.

In questo caso dunque scatterebbe anche il penale, in quanto la proprietà privata è stata segnalata e indicata. Si parla anche di un periodo di reclusione dai 6 mesi ai 3 anni, ma ovviamente siamo in situazioni limite.

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