Il comune vi deve dei soldi: i dossi così sono irregolari, cosa fare

Il dosso è un sistema per limitare la velocità, ma deve avere un’altezza massima, altrimenti si può fare causa contro il Comune.

Non tutti gli automobilisti apprezzano i dossi in giro per la strada, ma di sicuro se tutti rispettassero la velocità corretta non ci sarebbe bisogno di installarli. Alle volte però i Comuni se ne approfittano e realizzano dei veri e propri mezzi di tortura per le nostre auto e dunque cerchiamo di capire come sono regolamentati.

Dosso altezza (Adobe)
Dosso altezza (Adobe)

Il dosso è inserito all’interno del Codice della Strada nell’Articolo 3 comma 41 ed è inteso con un raccordo convesso. In questo caso però si fa riferimento a un “raccordo convesso” di tipo naturale.

Diverso invece è il caso per quanto concerne in “dosso artificiale” e in questo caso per conoscerne il regolamento bisogna rifarsi all’Articolo 179 del Codice della Strada. Prima di tutto si spiega precisamente come non possa essere uno strumento utilizzabile in tutte le strade.

Il dosso infatti può essere piazzato solamente nelle strade residenziali o vicino a parchi pubblici e privati, in modo tale da regolare la velocità e permettere il transito dei pedoni. Non è possibile in alcun modo utilizzare i dossi nelle strade che sono considerate preferenziali per le auto o per i mezzi di soccorso.

Spiegato questo punto, forse qualcuno di voi sta già pensando come in diverse strade abbastanza veloci venga messo un dosso. La velocità dunque passa rapidamente dai 70 km/h a 30 km/h, questo infatti è il limite stanziato in presenza di questi strumenti.

Ci sono delle regole da rispettare anche per quanto riguarda le misure. I dossi devono avere una lunghezza minima di 1,2 metri, in modo tale da non creare danni alle ruote dell’auto, e un’altezza massima di 7 cm.

Dossi sopra i 7 cm: come fare ricorso?

Non sempre però i Comuni sono ligi al dovere per quanto concerne la costruzione dei dossi. Ce ne accorgiamo nel momento in cui, pur passando a 30 km/h, le nostre sospensioni sono messe a dura prova.

Questo comporta alle volte anche dei danni alla macchina e allora è proprio in questo caso che si può fare ricorso. La prima cosa da fare è rivolgersi alla Polizia Locale che dovrà redigere un verbale nel quale spiega il perché state denunciando il Comune.

Nel momento in cui dovesse essere un danno all’automobile inferiore rispetto ai 2582,28 euro, basterà fare ricorso al Giudice di Pace, in caso contrario servirà a tutti gli effetti un tribunale.

Ci potrebbe anche essere una causa senza bisogno di un legale, risparmiando così molti soldi, ma il valore del risarcimento non dovrà essere superiore ai 516,46 euro. La valutazione del dosso dovrà essere fatta da un perito competente e scelto dal giudice stesso.

Basterà anche un piccolissimo errore di valutazione nella misura del dosso per poter far cadere il Comune in errore e dovervi così risarcire fino all’ultimo euro il danno che avete subito.

Dovrete però essere bravi a dimostrare di aver rispettato il limite di 30 km/h, perché in caso di eccesso di velocità non avrete di certo il risarcimento. State attenti ai dossi e andate piano in macchina e sappiate che anche il Comune dovrà montarli con attenzione.

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