Hamilton oscurato da Russell? Il parere dell’ex F1 è impietoso

Quinto sia in Bahrain, sia in Arabia Saudita Hamilton ha ammesso di non aver ancora capito la sua W14. Ma per l’ex compagno dietro c’è di più.

Al termine del weekend di Jeddah Lewis Hamilton è arrivato distrutto. Tutta colpa della Mercedes 2023 che resta, per lui, una creatura indecifrabile. Ottavo nelle qualifiche del sabato, il sette volte iridato si era sfogato definendo la macchina nel complesso di buon livello, ma poco adatta al suo stile. Sarà che a Stoccarda hanno già cominciato a muoversi in ottica futura plasmando la monoposto sulle esigenze di Russell? Non è da escludere, specialmente se si pensa che il #44 è in scadenza di contratto e avanti con l’età.

Lewis Hamilton (Ansa Foto)
Lewis Hamilton (Ansa Foto)

Alla base, infatti potrebbe esserci la volontà di investire sulle nuove generazioni, per la serie tutti sono importanti, ma nessuno è indispensabile. Prova ne è che, giusto a poche ore dall’inizio delle prove libere in quel dell’Arabia Saudita, è stata diffusa la notizia dell’addio della fida tuttofare del campione di Stevenage Angela Cullen.

Come mai prima in carriera il 38enne si trova su una strada sdrucciolevole, dove qualunque intoppo potrebbe tornare utile al marchio tedesco per metterlo da parte senza dover sborsare le cifre che avrebbe dovuto se fosse stato ancora in fase florida.

Al traguardo del GP, anticipando qualunque appunto nei suoi confronti a riversato il biasimo sulla monoposto, sostenendo di aver guidato come meglio poteva e di aver superato il potenziale del messo che aveva tra le mani. “Forse se avessi avuto l’assetto del mio compagno di squadra sarei finito più avanti“, ha considerato quasi a giustificare la prestazione.

Hamilton sta subendo il confronto con Russell

Interrogato da Sky Sports a proposito del comportamento in pista dello storico vicino di box e rivale, nonché di questa sua volontà di cercare scuse per un risultato al di sotto delle attese, Nico Rosberg ha riconosciuto l’amara presa di coscienza da parte di Ham di averle prese dall’ultimo arrivato in squadra. Un affronto, ovviamente, specialmente se si ha un curriculum importante da dominatore.

George ha le stimmate del campione, e lui in questo momento fatica a stargli davanti. L avevamo già visto lo scorso anno. L’ex Williams aveva dato vita ad una stagione magnifica. E lo sta continuando a fare. Sarà dunque una grandissima sfida. Non dobbiamo dimenticare che Lewis è uno dei più grandi di tutti i tempi. E se c’è qualcuno che può tenere a bada il driver di King’s Lynn, quello è proprio lui”.

Sebbene finora soltanto il figlio di Keke era stato in grado di oscurare la stella di Hammer, soffiandogli il titolo nel 2016 nelle vesti di team-mate, ora potrebbe succedergli qualcun altro. Una possibilità concreta che però il biondo cresciuto a Montecarlo, non vuole dare per scontata. In quanto già in passato il Re Nero ha mostrato periodo di crisi e di impasse. “Gli capita di andare giù di morale e di perdere un po’ di smalto. Ma di solito poi ritorna sempre in forma. Quindi George non deve sentirsi troppo tranquillo“, ha infine messo sull’avviso il giovane talento.

Che il campionissimo stia vivendo un attimo di offuscamento è evidente anche dalle esternazioni in merito al valore della Red Bull. Quasi come a difendere le proprie conquiste di un tempo, quando in molti sostenevano che la sua Freccia d’Argento fosse imprendibile e inavvicinabile per chiunque. E che dunque lui vinceva in carrozza, senza troppa fatica o impegno.

Non ho mai visto un’auto così veloce”, ha affermato in merito all’ottima RB19 disegnata dal genio del tecnigrafo Adrian Newey. “Anche noi lo eravamo tra il 2014 e il 2020, ma non così. Qui siamo al cospetto di un veicolo davvero superiore alla concorrenza“.

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